Pittrice autodidatta, ex attrice e madre: il ritratto – questo lo facciamo noi – di Ana Galocha, compagna di Davide Ancelotti.
Cresciuta tra i colori e il calore di Mairena del Alcor, vicino Siviglia, Ana Galocha non immaginava che un giorno si sarebbe trovata lontano da casa, accanto a un nome noto del calcio internazionale – lei che del calcio gliene è sempre fregato poco: Ana è infatti la compagna, ormai di lungo corso, di Davide Ancelotti, oggi allenatore del Botafogo in Brasile e figlio del celebre Carlo, oggi commissario tecnico proprio della Nazionale brasiliana, di cui a lungo è stato collaboratore.
Ma, ovviamente, Ana non è solo “la moglie di”: è artista, madre di due gemelli e imprenditrice in erba, con una storia che parla di passione, sacrificio e creatività.
Ana è nata nel 1985 in una famiglia semplice: il padre lavorava come elettricista nella base aerea di Morón de la Frontera, mentre la madre si divideva tra fabbriche e raccolti. Fin da piccola, la pittura era la sua valvola di sfogo: “La pittura, da sempre, è stata la mia terapia” – ha raccontato in un’intervista di qualche tempo fa. A 21 anni si è quindi trasferita a Madrid per studiare arte drammatica, affrontando un periodo difficile della propria vita, tra lavori saltuari e difficoltà ad arrivare a fine mese (cosa che d’altra parte capita a chi è giovane e fuori sede).
La sua vita è quindi cambiata nel 2014 quando, lavorando come hostess in una discoteca madrilena, ha conosciuto Davide Ancelotti. Lei, come accennato, non sapeva nulla di calcio e lo immaginava “il classico ragazzo snob”. Ma il giovane Ancelotti è di ben altra fatta: per conquistarla arriva a cenare dai suoi genitori in Andalusia e sebbene il padre nutrisse all’inizio dei dubbi sulla sua serietà, in seguito non ha potuto che ricredersi.
Nel 2017, in una sera d’estate a Formentera, è quindi arrivata la proposta di matrimonio: ai margini di una cena con musica flamenca, con la complicità di Carlo Ancelotti, le ha chiesto di sposarlo. La coppia ha quindi dovuto rimandare le nozze due volte a causa della pandemia, ma alla fine si è sposata nel 2022, in una cerimonia intima.
I due hanno quindi avuto due gemelli, Leo e Lucas, nati nel 2019 a Napoli – quando Davide lavorava con il padre nella città partenopea, dove i tifosi non lo vedevano di buon occhio essendo il “figlio di”. Ana dal canto suo continua a dedicarsi alla sua arte, che mette in mostra in un profilo Instagram ad hoc da quasi 2k follower (il personale è ben più seguito, con oltre 28k follower).
E se nella nella bio del suo profilo personale scrive che le sue passioni sono la pittura e lo sport, in una recente intervista ad Esquire ha dichiarato: “L’unica cosa davvero capace di definirmi è il colore”, sottolineando così come il colore sia l’elemento che unisce tutte le sue opere.
Tra le sue creazioni più note ci sono i Mickey Mouse con slogan provocatori: “More love, less war”, “More life, less likes”, simbolo di un’arte pop e riflessiva.
Un’arte da autodidatta – Ana ha infatti scelto di non studiare Belle Arti: “Non volevo dipingere secondo regole e scadenze, rischiavo di perdere l’amore per ciò che facevo”. Accanto alla pittura, sperimenta anche la scultura, il design e sogna nuove collezioni di opere che raccontino il suo mondo interiore.
Ma non solo arte, nella sua vita – come ci spiegava nella succitata bio – c’ è anche lo sport: in un’altra intervista di qualche tempo fa Ana raccontava della volontà di aprire un centro fitness a Madrid, ma non siamo riusciti a vedere se effettivamente è riuscita a realizzare questo sogno (dai social non emerge nulla in tal senso – per certo fa tanto sport, ivi compreso il padel, ma di proprie palestre non ve n’è traccia).
L’unico aspetto della sua vita messa in standby è quello legato alla recitazione – ma in tal senso Ana non pare chiudere le porte a niente: “Non dico mai no a nulla”. Un giorno la vedremo sugli schermi?