C’era stato Taffarel, c’erano stati sicuramente altri che non ricordo, ma un tempo non era così frequente affidarsi a portieri che venivano da fuori i confini nazionali. Per questa ragione mi sembrò strano quando nel 1997 decise di acquistare per difendere i propri pali l’austriaco Michael Konsel. Per di più, il fatto che fosse austriaco mi straniva: non che fossero tanti (siano tanti) i calciatori provenienti dal vicino paese germanofono ad aver sfondato in Italia (non ne ricordo uno, invero – ma anche in questo caso la memoria potrebbe ingannarmi).
Michael Konsel era il portiere della Nazionale e a 35 anni (proveniente dall’Austria Vienna di cui era bandiera) divenne il portiere della Roma, allora allenata da Zeman.
Una squadra destinata a subire copiosi gol ma che tutto sommato riuscì ad evitare il peggio, disputando un’ottima stagione e chiudendo l’annata con 48 reti subite in 37 apparizioni in tutte le competizioni (ci dice Wikipedia, ma potrebbe esserci un errore perché conteggia 8 gare disputate in Coppa Italia quando i giallorossi furono fermati ai quarti dalla Lazio, disputando quindi in totale sei gare).
Nella stagione seguente un infortunio al tendine di Achille lo costrinse a saltare parecchie gare, rientrando nel gennaio del 1999 (e dovendo da quel momento in poi lottare per il posto da titolare con Antonio Chimenti). Per lui quindi un’ultima stagione prima del ritiro, all’alba del nuovo millennio: veste la casacca del Venezia (viene acquistato per sostituire Massimo Taibi acquistato dal Manchester United – !) e con i lagunari, per una buona parte di stagione guidati da Luciano Spalletti, retrocede. Decide così di appendere i guantoni al chiodo, anche perché gli infortuni non gli danno da pace.
Michael Konsel dopo il ritiro
Da allora sono passati 23 anni, un’eternità.
I portieri stranieri sono stati sdoganati, altri calciatori austriaci sono scesi in campo in terra tricolore (al momento ci sono Lazaro e Arnautovic) e Spalletti sta volando con il Napoli, dopo aver guidato la Roma stessa la cui porta fu difesa da Konsel e lo Zenit di San Pietroburgo e l’Inter.
Ma cosa fa Michael Konsel?
Invecchiato bene (già all’epoca dimostrava più degli anni che aveva, oggi è un bel cinquantenne), ha un sito web in cui spiega la sua mission (in tedesco) e ha partecipato all’edizione austriaca di Ballando con le stelle nel 2007.
Lontano dai social, questo è ciò di cui si occupa, rimanendo nel calcio ma decisamente dietro le quinte (tratto dal suo sito, ci siamo fatti aiutare da Google Translate e abbiamo reso tutto in un italiano più gradevole):
Dopo il ritiro, si è dedicato maggiormente al marketing e alla gestione dello sport e nel 2004 ha fondato MK.IMPULS – una piattaforma professionale di coaching calcistico, dalla quale quale traggono vantaggio sia singoli calciatori che le squadre. Particolarmente richiesti e di successo sono anche gli esclusivi EVENTI CALCISTICI e VIAGGI DI CALCIO ideati e condotti da Michael Konsel, che consentono di dare uno sguardo straordinario dietro le quinte dei club di calcio.
Un viaggio con Konsel lo faremmo volentieri.