Facciamo un breve tuffo nella storia del calcio, in questo 16 agosto 2022.
Perché proprio il 16 agosto? Lo vedremo fra poco.
Per adesso facciamo un salto indietro di circa 150 anni: è il 30 novembre del 1872 quando Scozia e Inghilterra, presso lo stadio Hamilton Crescent di Glasgow, disputano la prima partita in assoluto tra due rappresentative nazionali di calcio.
Al termine di una gara cui assisterono 4000 spettatori (paganti uno scellino) le due compagini – guidate dai capitani Robert Gardner (portiere della Scozia) e Cuthbert Ottaway (attaccante dell’Inghilterra) – si divisero la posta in gioco, con uno 0-0.
Nel nostro Paese il foot-ball è lungi dal venire.
Le città portuali iniziano ad appassionarsi a questo gioco in cui 11 uomini in pantaloncini danno calci ad un pallone verso la fine del secolo ed è del 1893 l’atto fondativo del Genoa, ad oggi la più antica formazione italiana.
Per chiamarsi calcio passeranno ulteriori 14 anni, se è vero che il conio del termine viene attribuito a Luigi Bosisio, pioniere del calcio italiano.
E’ il 1907.
Passano ulteriori 3 anni e presso l’Arena Civica di Milano scenderà in campo per la prima volta la Nazionale italiana.
E’ il 15 maggio 1910 e su input del Presidente della FIGC Luigi Bosisio (lo stesso Bosisio che decise che lo sport in Italia si doveva chiamare calcio e non football) viene lanciata la selezione azzurra (che inizierà in bianco, ché le casacche azzurre costavano di più).
Quest gli undici che scendono in campo, contro la Francia:
Mario De Simoni, US Milanese, portiere
Francesco Calì, Andrea Doria, difensore
Franco Varisco, US Milanese, difensore
Domenico Capello, Torino, centrocampista
Virgilio Fossati, Inter, difensore
Attilio Trerè, Ausonia, difensore
Enrico Debernardi, Torino, centrocampista
Giuseppe Rizzi, Ausonia, centrocampista
Aldo Cevenini, Milan, attaccante
Pietro Lana, Milan, attaccante
Arturo Boiocchi, US Milanese, attaccante
La gara – disputata davanti a 4000 spetttatori – finisce 6-2 per l’Italia, grazie alle reti di Lana (tripletta), Fossati (capitano dell’Inter campione d’Italia), Rizzi e Debernardi.
Torniamo quindi al quesito iniziale: chi è stato il primo capitano della Nazionale italiana di calcio?
E’ stato il terzino (sebbene nascesse difensore) Francesco Calì, detto Franz.
Nato a Riposto, cresciuto in Svizzera ma genovese d’adozione (perse una finale scudetto con la maglia del Genoa prima di divenire simbolo dell’Andre Doria), Francesco Calì fu scelto come capitano in quanto più anziano e in quanto capace di parlare le lingue, date le sue esperienze all’estero.
Perché ne scriviamo il 16 agosto?
Perché Francesco Calì nacque in terra sicula il 16 agosto del 1882 – esattamente 140 anni fa.