Nemmeno convocato per un infortunio muscolare, Mauro Icardi sta completando la sua terza stagione nelle fila del PSG.
Giunto per 50 milioni dall’Inter, l’attaccante argentino non ha confermato i numeri importantissimi del periodo nerazzurro: a Milano, in sei stagioni, ha realizzato 111 reti in 188 gare di campionato. 124 in 219 gare complessive.
Una media gol di una rete ogni due partite, con due titoli di capocannoniere (nella stagione 2014/15 e nella stagione 2017/18) per lui.
Ma dall’ultima stagione nerazzurra in poi qualcosa sembra essere cambiato in lui: solo 11 reti in Serie A, prima del trasferimento a Parigi.
A Parigi trova meno spazio, coperto da attaccanti del calibro di Mbappé e Neymar e adesso Messi (ma non solo: nelle gerarchie parigine Maurito non è mai stato in vetta) e i suoi numeri sono tutt’altro che esaltanti.
E se la prima stagione con 20 reti in 34 gare complessive possono sembrare accettabili, il declino è iniziato nella stagione 2020/21: 13 reti in 28 gare per lui, prima del crollo definitivo di quest’anno.
In questa stagione Mauro Icardi ha infatti realizzato appena 5 reti in 30 partite (per lo più scampoli, bisogna ammetterlo).
Adesso ci si chiede: a nemmeno 30 anni Mauro Icardi è un calciatore finito?
Valutato 28 milioni di euro da transfmermarkt, ha visto un costante declino anche dal punto di vista della valutazione economica: dopo aver toccato i 100 milioni di euro nel dicembre del 2018, è andato via via perdendo di valore.
Riuscirà a trovare una dimensione per rilanciarsi?