Carlos Valderrama è stato un’icona del calcio mondiale negli anni ’90 che ha passato la propria carriera tra la sua Colombia e gli Stati Uniti, con una parentesi europea tra Francia e Spagna (al Real Valladolid).

111 gare con la propria nazionale, tre mondiali (’90, ’94 e ’98 da capitano della sua selezione), due titoli come calciatore sudamericano dell’anno e pochi successi di squadra (una coppa di Francia col Montpellier e due titoli in Colombia con l’Atletico Junior) per quello che è comunque riuscito a diventare una vera e propria icona, immortalata anche nei videogame degli albori (di seguito, vi proponiamo uno screenshot di International Superstar Soccer, dove Valderrama è Murillo – lo scrivente ricorda un videogioco da sala giochi con Valderrama esultante dopo le reti: qualora lo ricordiate anche voi scriveteci pure a calcio247.it@gmail.com).

Merito dei capelli (una inconfondibile acconciatura afro) e dello stile molto anni ’90, con i molteplici braccialetti avvolti ai polsi.

Parte di una nazionale composta da altri giocatori entrati di diritto nella storia del calcio di quegli anni (René Higuita, Leonel Álvarez, Arnoldo Iguarán, Adolfo Valencia, Albeiro Usuriaga, Iván René Valenciano, Freddy Rincón e Faustino Asprilla – giusto per fare qualche nome di quella nazionale, che visse anche il dramma di Escobar ucciso nel ’94) Valderrama è stato incluso nel 2004 nella top 100 dei migliori giocatori della storia stilata da Pelé.

Classe ’61, si è ritirato nel 2002 (dopo aver terminato di giocare con la Nazionale al termine della fase a gruppi di Francia ’98).

Nel 2004 ha sfiorato il rientro da record a 42 anni e rotti, ma ha preferito rinunciare dopo essersi assentato al primo allenamento.

Come raccontò allora: “Avevo ricevuto un invito per realizzare il mio sogno di terminare la mia carriera nell’Union Magdalena (la squadra con cui esordì all’inizio degli ’80, ndr). Avevo appuntamento alle 6.30 di mattino per allenarmi ma mi sono svegliato alle 8. Allora mi sono reso conto che era meglio rinunciare”.

Dopo il ritiro, el Pibe (il ragazzo, un po’ come Maradona ma senza oro) ha continuato ad essere un vero e proprio simbolo nel proprio paese.

Ha avuto qualche esperienza in panchina (la più interessante, assieme ad Asprilla come selezionatore della nazionale indigena della Colombia), qualche esperienza come rappresentante del Paese (è stato teodoforo in occasione delle Olimpiadi del 2012), qualche esperienza in politica – ma nulla di definitivo.

Valderrama si gode la vita con i propri cari, come mostra all’oltre milione di follower su Instagram.

E ogni tanto scherza coi propri capelli.

Nel 2019 – come hanno ricordato oggi i tabloid – s’è presentato con un incredibile liscio (come nell’immagine in evidenza), per poi spiegare come quella fosse una parrucca.

Nel 2013, i fan hanno potuto vedere uno scatto di Valderrama con i capelli rosa che aveva tinto per sensibilizzare il pubblico circa la problematica del cancro al seno.

Più recentemente, quindi (lo scorso novembre) è apparso uno scatto dell’icona colombiana con i capelli cortissimi.

In seguito è emerso che aveva semplicemente legato i suoi iconici ricci.

Oggi ha i capelli e la barba grigia, ma a 60 anni è sempre un simbolo della Colombia del calcio.

Di admin

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