Non è proprio un buon momento per la Juventus e per la proprietà.
I risultati deludenti in campo (con il primo scudetto che scapperà ai bianconeri negli ultimi dieci anni), la Superlega tramontata nonostante l’impegno in primo piano del presidente Andrea Agnelli, la grana Luis Suarez: è per certo la peggiore stagione bianconera in un decennio.
A sommarsi alle varie grane, le parole del presidente del Tolosa, Damien Comolli, già direttore sportivo del Liverpool e scouting manager del Monaco e dell’Arsenal.
Parole molto dure, che criticano l’operato della società bianconera a 360°: “Si dovranno rivedere gli stipendi, il personale assunto, valutare azioni a largo raggio per il triennio 2021/2023. A meno che non si faccia speculazione, come la Juventus.. Non si tratta di trading ma di semplice e chiara speculazione finanziaria. La società bianconera ha circa 120 giocatori sotto contratto ma a disposizione in rosa ne tiene 25 al massimo. Perché ne preferisce gestire così tanti? Sono entrate aggiuntive grazie alla vendita di giocatori che non hanno intenzione di utilizzare in prima squadra. In praticali compra per un milione e li rivende per cinque- Anche altri club lo fanno, ma non c’è correttezza nei confronti delle persone. Io non sottoscrivo affatto questa pratica amministrativa. E non credo sia questa che ci permetterà di uscire dalle difficoltà. L’obiettivo è di coltivare i giovani all’interno del club, quello è il vero valore aggiunto”.