“Non mi piace quando le persone con un certo status parlano di politica. Limitati a fare quello in cui sei bravo, meglio tenersi lontani da certi argomenti”: così Zlatan Ibrahimovic si era espresso nell’intervista rilasciata settimana scorsa al sito della Uefa, riferendosi apertamente alla stella della NBA LeBron James.
Ai margini della partita contro i Portland Trail Blazers LeBron James ha replicato – parlando in diretta tv ai microfoni di ESPN e mostrando l’incoerenza di Ibra, antirazzista a targhe alterne:
“Non c’è verso che io stia zitto di fronte alle ingiustizie e mi limiti allo sport. Mi occuperò sempre di temi come l’uguaglianza, la giustizia sociale, il razzismo, l’assistenza medica e il diritto al voto. Sono parte della mia comunità e ho oltre 300 ragazzi nelle mie scuole che hanno bisogno di una voce. E io sono la loro voce. So quanto è potente la mia voce e la piattaforma da cui parlo e la userò sempre. Sono la persona sbagliata da criticare in quest’ambito. Faccio ciò che devo fare. È buffo che lui dica queste cose, perché è lo stesso ragazzo che nel 2018 ha parlato di razzismo in Svezia legato alle sue origini e al suo cognome”.
"LeBron":
Per la sua risposta alle critiche da parte di Zlatan Ibrahimovic al suo impegno civile e politico ("Non mi piace quando le persone con un certo status parlano di politica, limitati a fare quello in cui sei bravo") pic.twitter.com/Ch7KeN6l7j— Perché è in tendenza? (@perchetendenza) February 27, 2021
Fa sorridere frattanto pensare come nel 2018, quando LeBron James si trasferì ai Los Angeles Lakers, Ibra – che indossava da poco la casacca dei LA Galaxy – diede il suo benvenuto in pompa magna su Twitter (si veda l’immagine in evidenza).
Adesso, però, frizioni verbali tra i due.
Un po’ come con Materazzi, un po’ come Lukaku: non sai mai cosa aspettarti da Ibra nei rapporti.