Promessa del calcio italiano, Franco Semioli s’è ritirato a 36 anni – per proseguire nel mondo del pallone: ecco cosa fa oggi.

Ha avuto una carriera forse al di sotto delle attese, giacché da lui ci si aspettava davvero tanto. Paliamo di Franco Semioli, esterno d’attacco classe 1980 cresciuto nel prolifico vivaio del Torino (e torinese, nato a Cirié, in provincia del capoluogo piemontese). Esordisce in serie B a 18 anni, con la maglia granata, prima di essere ceduto in prestito ad un’altra compagine granata, la Salernitana, sempre tra i cadetti.

Quindi il ritorno a Torino e, dopo una stagione da comprimario in serie B (nell’annata 2000/01 – con la prima rete in campionato tra i professionisti), i granata tornano in serie A ma per Franco nella massima serie non c’è troppo spazio e dopo cinque partite (scampoli di partita) giocati va a trovare maggior spazio in prestito sempre tra i cadetti (a Terni).

Tra queste due metà di stagione, un evento che potrebbe cambiare la carriera di Semioli per sempre: l’Inter (allora particolarmente internazionale, giacché i giocatori italiani in rosa sono davvero pochi) lo acquista in comproprietà. Semioli – e questo lo racconterà ai microfoni di Non è più Domenica, podcast nostalgico a cura di Rocco Di Vincenzo e Matteo Fantozzi (in coda l’episodio intero dedicato all’ex granata) – avrà per sempre il rimpianto di non avere avuto alcuna possibilità coi nerazzurri, nemmeno in ritiro.

In seguito, per Semioli, il Vicenza in serie B e l’approdo a Verona – sponda Chievo – dove vivrà le sue migliori stagioni: tra il 2003 e il 2007 per lui 141 gare in tutte le competizioni (comprese due storiche gare in Champions League) e 11 gol. In mezzo, la convocazione come “riserva” nei 26 per il Mondiale 2006: per lui non ci sarà spazio tra i 23 futuri campioni del Mondo, ma rimarrà un’esperienza indimenticabile – al pari delle tre gare giocate in azzurro subito dopo il mondiale (la coronazione di un percorso in Nazionale che lo aveva visto grande protagonista nelle rappresentative giovanili, dall’Under 17 all’Under 20).

Dopo il Chievo, due stagioni alla Fiorentina, tre alla Sampdoria (con una retrocessione beffa dopo l’approdo in Champions League nella stagione precedente) e una in serie B nuovamente al Vicenza, prima dell’appendice di carriera tra i dilettanti con la maglia del Chieri (squadra della provincia di Torino in cui ha militato fino al ritiro nel 2016, a 36 anni).

Per lui una buona carriera tra i professionisti, sebbene probabilmente le aspettative su di lui fossero ancora più alte.

Cosa fa oggi Franco Semioli? La vita dell’ex esterno dopo aver appeso gli scarpini al chiodo

Dopo il ritiro, Semioli è rimasto nel mondo del calcio, iniziando la carriera da allenatore: dopo essersi disimpegnato come vice della prima squadra e come tecnico della Juniores del Chieri, ha continuato a livello giovanile sempre in piemonte con la under 17 della Pro Vercelli e con la under 17 e l’under 18 del “suo” Torino, prima di passare al Novara. A Novara ha quindi avuto in affidamento la primavera, con una parentesi tra dicembre 2022 e gennaio 2023 da allenatore della prima squadra (con 2 vittorie e un pareggio in 6 gare).

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