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Da astro nascente a meteora, è la parabola (astrale, diremmo) di Alessio Cragno, ex portiere del Cagliari. Dove gioca oggi?

Un portiere, con quel nome. Sembrava destinato ad un futuro importantissimo. Già lo vedevamo, a difendere i pali di qualche big, l’Uomo Cragno.

Gioca anche in Nazionale, Alessio Cragno, due spezzoni di amichevole goleada (6-0 contro Moldavia, 7-0 contro San Marino) e sfiora la convocazione all’Europeo 2022 poi vinto dagli Azzurri guidati da Roberto Mancini (che è l’artefice delle precedenti convocazioni) ma qualcosa – proprio dopo quel 2022 – cambia nella sua carriera.

Viene acquistato per 4 milioni complessivi dal Monza (dapprima in prestito, poi riscattato) ma si trova a fare la riserva dell’attuale portiere della Juventus Di Gregorio. Era arrivato ad avere un valore di mercato di 20 milioni di euro, durante la sua militanza tra le fila del Cagliari. In Sardegna – lui toscano cresciuto calcisticamente nel Brescia – è la terra dove gioca più, subendo sì non poche reti (saranno 276 in 174 gare) ma mostrandosi capace di interventi prodigiosi. È o non è l’uomo Cragno? Dopo la panchina a Monza, per lui la panchina (con retrocessione) a Sassuolo e a nemmeno 31 anni (è classe ’94) l’idea triste che il meglio sia già alle sue spalle.

D’altro canto è un portiere, e i portieri hanno tendenzialmente carriere più lunghe dei colleghi di movimento. Ciò che è certo è che avremmo immaginato Cragno presto o tardi a difendere la porta di una big e invece al momento si trova in serie B.

Una piazza importantissima in serie B, per carità, ma pur sempre tra i cadetti – e per altro per lottare nella zona bassa della classifica.

Ha un contratto fino al giugno del 2025 e perciò a fine anno si troverà svincolato: quale sarà il suo futuro?

Al momento, dimenticavamo di menzionare la piazza, difende i pali della Sampdoria in un’annata discretamente travagliata (come le stagioni dei doriani da qualche anno a questa parte ormai, dopo il disastro Ferrero), anche tra i pali: a difendere la porta della nobile decaduta si sono alternati Vismara, Ravaglia e Silvestri – prima dell’approdo di Cragno.

Sarà destinato a rimanere a Genova, sponda blucerchiata? Riuscirà a trovare una continuità e/o la sua dimensione in Liguria?

Noi glielo auguriamo e comunque pensiamo a lui sempre con affetto anche per quel problema legato alla balbuzie, di cui scrisse qualche anno fa in una lettera pubblicata da Cronache di Spogliatoio:

“Tutta colpa del diaframma. Del mio stato emotivo. Ho provato a curarle, e lo faccio ancora adesso. Vado dalla logopedista, ogni tanto faccio un ciclo di terapie. Da adulto è molto più facile. Quando hai 6 anni, prendi tutto come un gioco: leggi, fai le pause, impari a respirare nel modo corretto. Lo fai divertendoti. Da grande impari ad ascoltarti, a gestirti, a renderti conto di cosa serva davvero per migliorare. Ora ho maggiore consapevolezza di quello che faccio”.

Love love love per Alessio Cragno.

Di admin

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