COn 176 gare con la casacca azzurra, Gianluigi Buffon è ad oggi il numero 1 tra i calciatori più presenti con la maglia della Nazionale.

L’ultima gara tra i pali dell’Italia risale al 23 marzo del 2018, ma nonostante siano passati quasi 5 anni da quella data (e nonostante compia oggi 45 anni) Buffon non smette di sognare l’azzurro.

D’altra parte non costa nulla e così l’ex portiere della Juventus (oggi portiere del Parma, dove è tornato dopo gli esordi) continua a sognare, anche a costo di risultare un po’ naif (ma dobbiamo dire che è bellissima questa attitudine fanciullesca del porterione).

Queste le sue parole, rilasciate ieri ai margini della presentazione del libro ‘La scelta di Cavallina’, che racconta la storia dell’ex portiere Renzo Cavallina (portiere a sua volta dei ducali, internato in un campo di concentramento per aver rifiutato di servire la Repubblica Sociale Italiana):

“Ascoltando il percorso della sua vita, mi sembra di essere tornato bimbo. Quando i miei genitori mi raccontavano storie speciali di sportivi speciali, che mi hanno sempre appassionato. Mio papà mi parlava di Zamora, di Pelè, di Vavà, di Didì, di Facchetti, di Zoff, di Albertosi, di Riva. E io sono cresciuto con quei miti davanti, il mio sogno era di poterli emulare. Le scelte che ha fatto Cavallina sono molto più coraggiose delle mie, ma io sono felicissimo perché ho vissuto la vita che volevo e sto vivendo la vita che voglio. Non risultando mai ridicolo, che bello sognare quanti anni ancora giocherò e se rivincerò un Mondiale“.

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