Astro nascente del calcio mondiale, con una media gol che si avvicina pericolosamente alla marcatura a partita (e i gol li ha fatti dappertutto, dalla Norvegia all’Inghilterra, passando per Austria e Germania, e sogna di farli in tutti i principali campionati europei) Erling Haaland sa cosa significa gonfiare la rete (per citare quel simpaticone di Auriemma).
E così, in una lunga intervista concessa a GQ, ha raccontato una sua curiosa teoria circa l’influenza di Dio sul giuoco del pallone.
Queste le parole del centravanti classe 2000 del Manchester City:
“Prendiamo la gara del City contro il Real Madrid della scorsa Champions League. Basti vedere il gol di Rodrygo: Asensio colpisce la palla di testa, sbaglia e colpisce la sua gamba. E loro fanno gol. A volte penso davvero che ci sia un Dio lassù che decide queste cose”.
Alla luce di queste parole, non possiamo escludere che Haaland sia un unto del Signore, con tutte le marcature segnate in questo sfolgorante inizio di carriera.