Chiude il 2022 con un netto 3-0 in casa della Juventus e l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri si scaglia contro i giornalisti e il giornalismo tricolore.
Tutta colpa degli applausi a Milinkovic Savic al momento della sostituzione: un tributo del pubblico bianconero al centrocampista serbo che ha ricordato quello fatto a Cristiano Ronaldo ai tempi del Real Madrid, quando incantò lo Stadium con una rovesciata – sappiamo tutti che quello fu il prologo al suo passaggio alla Juventus.
S’è quindi parlato di calciomercato nel post partita della gara e Sarri ha pensato bene di attaccare i giornalisti, anziché piuttosto riportare la discussione sul piano tecnico:
“Io è anni che non leggo più niente, il gossip calcistico non mi interessa… mi piaceva quando si pubblicavano i tabellini, ora anche le pagelle sono un altro obbrobrio degli ultimi 30 anni”.
Continuando quindi sulle pagelle (che, per altro ci e gli chiediamo: a cosa dovrebbero servire? Che non le legga e basta): “La partita finisce alle 10 e mezza, un giornalista la segue e alle 10.45 deve consegnare il pezzo e deve dare il voto a 38 persone… P*rca maiala… è un fenomeno! Dà 15 voti per parte, all’arbitro, al quarto uomo, agli assistenti, ai due allenatori… secondo me non ha visto un ca**o: quello ha fatto gol? Sette. Questo ha preso palo? Sei. Quello una sola azione da gol, cinque”.
Poi, una battuta sulla retribuzione dei giornalisti e sulla morte del giornalismo (riteniamo anche questo rientri fra i pareri non richiesti): “Non so come si faccia, io credo che il giornalismo vero non esista più, siamo in mano a ragazzini che prendono cinque euro ad articolo per i siti e quindi sono molto dispiaciuto per i giornalisti veri”.
E infine la spiegazione del perché di tutta questa filippica: l’avversone per il giornalismo che si occupa di calciomercato.
E dire che anche così si crea interesse verso un movimento che, poco alla volta, sta perdendo di appeal: “Poi si dice che la gente vuol sapere di mercato, per forza. Sono vent’anni che parlate solo di mercato e nessuno parla di calcio. Se in 20 anni si parlava solo di calci d’angolo, la gente voleva sapere solo di calci d’angolo…”
Quindi, stringendo, quale sarà il futuro del centrcampista serbo?
La stilettata finale: “Me le dovresti dare tu le risposte, fai tu il giornalista: io non ho risposte da darti… Storicamente non si effettuano grandi cose in inverno, ma di mercato non ho parlato assolutamente parlato né con la società né con i giocatori. Vedremo che intenzioni hanno il presidente e il direttore in merito”.