Per decenni ci si è chiesti se il più forte calciatore di tutti i tempi fosse stato Pelè o Maradona, oggi c’è chi patteggia per Messi e chi per Cristiano Ronaldo, ma “El Pibe de oro” riteneva più forte di lui solo un calciatore: Jorge Magico Gonzalez.
Negli albori del calcio ci sono stati grandissimi interpreti come Sivori, Puskas, Ghento, Schiaffino e Leonidas, ma per tutti il più forte era la “Saetta Rubra” Alfredo Di Stefano. Tra gli anni ’60-’70 gli appassionati di calcio hanno ammirato fuoriclasse come Rivera, Riva, Best, Eusebio e Cruijf, ma anche in questo caso c’era un chiaro vincitore per tutti e si trattava di “O’Rey” Pelè. Tra gli anni ’80 e ’90 il testimone è passato a fuoriclasse come Beckenbauer, Keegan, Platini, Zico, Van Basten e Gullit, ma anche in questo caso c’era uno che più di tutti incantava con le sue giocate ed era ovviamente Diego Armando Maradona.
Negli ultimi 20 anni abbiamo vissuto il duopolio Messi – Cristiano Ronaldo, intaccato solo marginalmente da fuoriclasse come Ibrahimovic, Aguero, Rooney e Benzema. Insomma ogni epoca ha il suo fuoriclasse simbolo e ogni volta che un’epoca calcistica ottiene il suo nuovo “Re” (quello attuale è Messi per buona pace dei Ronaldisti) si parte con i confronti e le classifiche tra i grandi di ogni epoca. Per buona parte degli appassionati di calcio il podio è abitato da Pelè, Maradona e Messi, poco sotto vengono posti Di Stefano, Crujif e Ronaldo “Il Fenomeno”, tutti gli altri, anche grandissimi, sono considerati al di sotto di questa elité del calcio.
Ma se vi dicessimo che uno dei più grandi della storia, quello che da molti è considerato il più forte di ogni epoca, ovvero Maradona, considerava più forte un calciatore della sua epoca? Sicuramente la logica porterebbe a pensare ad uno tra Platini, Van Basten, Zico e Gullit, ma il calciatore a cui si riferiva ‘El Pibe de Oro’ è sconosciuto ai più ed ha avuto una carriera ben al di sotto di quella di questi eroi immortali del rettangolo verde: Jorge Magico Valdano.
Per chi non lo conoscesse, si tratta di ex attaccante salvadoregno che è arrivato in Europa più o meno nello stesso periodo in cui faceva il proprio debutto nel vecchio continente Maradona. Il fenomenale attaccante è giunto in Spagna, al Cadice, nel 1982 e in sole due stagioni ha segnato 104 reti in 64 presenze che gli valsero l’interesse del Barcellona. Nell’estate del 1984, infatti, il giovane prodigio venne aggregato alla tournèe estiva dei catalani, ma il club decise di non acquistarlo in seguito ad un incidente in un hotel durante la permanenza negli Stati Uniti.
Proprio in quella occasione Maradona ebbe modo di conoscere bene Gonzalez e in quei mesi si convinse che Magico Gonzalez fosse tecnicamente superiore anche a lui. Convinzione che l’argentino espresse pubblicamente in alcune interviste. Nonostante questa importante investitura, mentre la carriera di Diego raggiungeva il suo apice a Napoli, Jorge ha cominciato la fase calante della sua parabola. Nel 1985 al Valladolid fu discontinuo e non venne confermato. Nel 1986 tornò al Cadice, ma anche nella squadra che lo fece conoscere al mondo non riuscì a ripetere le clamorose prestazioni dei primi due anni.
Secondo quanto si raccontava, il calo di rendimento del Magico Gonzalez era dovuto al suo stile di vita tutt’altro che professionale: l’attaccante salvadoregno amava la vita notturna, dormiva tutta la mattina e si presentava raramente agli allenamenti. Comportamenti che gli furono perdonati solo perchè aveva uno stile di gioco spettacolare e efficace, lo stesso stile di gioco che gli valse il soprannome di “Magico” e che lo fece diventare un idolo della tifoseria del Cadice.