Luca D'andrea

La mossa a sorpresa di Mister Dionisi ha permesso al 18enne D’Andrea di giocare la sua prima in Serie A da titolare, scopriamo chi è il talento del Sassuolo che ha impressionato tutti.

Nell’ultima di campionato il Sassuolo era chiamato ad una grande prova sul campo del Torino. I granata sono partiti meglio in stagione e gli emiliani erano alla caccia di un risultato importante per smuovere una classifica che in caso di sconfitta sarebbe stata sicuramente preoccupante. Mister Dionisi quest’anno si è trovato una squadra prima di Raspadori e Scamacca, i due giovani talenti valorizzati lo scorso anno e partiti in cerca di definitiva affermazione, il primo a Napoli (dove ha già segnato in campionato e Champions) ed il secondo in Premier League.

Con un attacco privo dei suoi principali protagonisti, la società neroverde ha puntato su Pinamonti come prima scelta e su Augustin Alvarez come seconda. Il centravanti scuola Inter in questo avvio ha stentato, segnando un solo gol in 7 presenze, mentre l’uruguaggio non aveva mai timbrato il cartellino. Ad aggiungere problematiche è arrivato anche l’infortunio di Domenico Berardi, capitano e leader tecnico della formazione.

Per sopperire all’assenza del suo capitano, Dionisi ha deciso di puntare tutto su Luca D’Andrea, esterno-trequartista napoletano classe 2004 che ha compiuto 18 anni lo scorso 6 settembre. Una scelta sicuramente coraggiosa ma non folle, visto che si parla di un calciatore dal talento cristallino. Qualcosa in effetti la si è vista contro il Torino: Luca è stato spesso innescato con cambi di campo durante la fase di transizione ed ha potuto sfruttare la sua rapidità e la sua abilità nel dribbling per creare problemi alla retroguardia granata. Al ragazzo, probabilmente un po’ impallato dall’emozione, è mancato il guizzo decisivo, ma nonostante questo ha messo in mostra qualità tecnica, rapidità, capacità di creare superiorità numerica e alcuni numeri di alta scuola.

A Reggio Emilia sono certi del talento del ragazzo, d’altronde sin da bambino ha dimostrato di poter essere decisivo con gol, assist e serpentine ubriacanti, numeri che lo hanno fatto conoscere come uno dei maggiori talenti della sua generazione. Ora c’è solo da capire come resisterà all’impatto della Serie A e alle pressioni del mondo professionistico. Il Sassuolo ha già dimostrato di avere una struttura societaria ed un progetto in grado di valorizzare i talenti giovani ed è la squadra migliore al momento per esordire e muovere i primi passi, solo il tempo ci dirà se quella di ieri sarà solo il primo atto di una brillante carriera.

Di scapa

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