L’ex capitano dell’Inter, ora telecronista Sky, ha raccontato un retroscena riguardante la lotta scudetto degli ultimi due anni tra Milan e nerazzurri.
Dal settembre del 2020 la lotta scudetto comprende anche e soprattutto le due squadre di Milano. L’anno precedente l’Inter aveva sfiorato l’impresa ma si è arreso alla Juventus di Sarri, mentre nella stagione passata, dopo aver inseguito i cugini per tutto il girone d’andata, i nerazzurri hanno effettuato il sorpasso e controllato il campionato fino alla vittoria finale. In questa stagione le due milanesi si sono ripresentate in cima alla classifica e si sono avvicendate al primo posto.
Fino a ieri il Milan era primo solo nominalmente, visto che l’Inter aveva una partita in meno e recuperandola si sarebbe riappropriata del primo posto. Con il pareggio di ieri, però, gli uomini di Inzaghi sono virtualmente a -1 rispetto ai cugini, dunque potenzialmente al secondo posto. Sì, perché allo stato attuale delle cose anche il Napoli di Spalletti si trova davanti ai Campioni d’Italia in carica. Nessuno probabilmente si sarebbe aspettato che a 9 giornate dalla conclusione il Milan sarebbe stato ancora davanti a tutti.
Nessuno tranne Beppe Bergomi, grande avversario in campo e grandissimo estimatore della squadra di Pioli ora che di lavoro fa il commentatore. Proprio l’ex capitato dell’Inter ha rivelato un retroscena tra lui e Paolo Maldini in occasione del derby d’andata dello scorso anno: “Non voglio prendermi nessun tipo di merito sul Milan perché ne parlo bene ormai da due anni, ma a me è rimasta impressa una frase di Paolo Maldini. Io ero andato a fare il derby d’andata dell’anno scorso, che il Milan vince, e prima di andare in telecronaca ero andato a intervistare Paolo, e lui mi ha detto: ‘Noi siamo forti’. Lui mi disse così: ‘Noi siamo forti’. Ma me l’ha detto un anno e mezzo fa”.
Nel corso del programma Sky Calcio Club, inoltre, Bergomi si è detto in disaccordo con chi ritiene che il Milan abbia una rosa poco profonda e che quindi questo lo sfavorirebbe nella volata scudetto dei prossimi due mesi: “Noi continuiamo tutti a dire che hanno una rosa poco profonda, poi la vado ad analizzare ed ha più soluzioni di altri in tutti i ruoli: l’anno scorso gli mancava un Giroud, ora l’ha messo dentro”.