Aveva 76 anni ed è morto improvvisamente, colpito da un ictus, Giuseppe Wilson – meglio noto come Pino Wilson.
Figlio di una napoletana e di un soldato inglese di stanza in Italia durante la seconda guerra mondiale, nacque a Darlington nell’ottobre del 1945 ma si trasferì subito a Napoli, iniziando a giocare nella Cirio, squadra aziendale delle famose industrie alimentari; la compagine poi divenne Internapoli e proprio dall’Internapoli la Lazio acquistò Pino Wilson assieme a Giorgio Chinaglia.
I due, assieme ad altri simboli come D’Amico, Garlaschelli e Re Cecconi, riuscirono a conquistare nel 1974 il primo scudetto della Lazio.
L’allenatore era Tommaso Maestrelli, il capitano proprio Pino Wilson (che, in campo, si disimpegnava da libero).
Rimase alla Lazio fino al 1980, disputando quasi 400 partite (394, per la precisione) e indossando la fascia di capitano in ben 309 occasioni.
Per lui una parentesi negli States nel 1978 (nel Cosmos – con cui vinse il titolo NASL) e una in Canada nel 1983 (nell’Inter Montreal) – anno in cui terminerà la carriera giocata.
In seguito, per lui, una vita da commentatore e da opinionista in tv e in alcune emittenti radiofoniche romane.
Quest’oggi la triste notizia della sua scomparsa, comunicata dal club cui rimarrà per sempre legato
Insieme, siamo diventati Campioni.
Ciao Pino, nostro Capitano, la storia che ci lega è eterna pic.twitter.com/b4sJrCtjjq— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) March 6, 2022