In vista dei playoff mondiali che siamo chiamati ad affrontare alla fine di marzo 2022, l’attaccante bresciano potrebbe rivelarsi l’arma a sorpresa della nazionale di Roberto Mancini.

Le ultime due partite del girone di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022 hanno evidenziato le carenze offensive della nazionale guidata da Roberto Mancini. Il reparto offensivo degli azzurri è troppo dipendente da Ciro Immobile, senza il quale gli schemi offensivi del commissario tecnico non hanno la medesima efficacia. Un problema che è emerso con la Svizzera, ma soprattutto contro un Irlanda del Nord non irresistibile. Da quel momento in poi si è aperto il toto nomi per i calciatori che potrebbero darci una mano a superare gli insidiosi playoff. Scamacca e Raspadori sono apparsi acerbi per simili contesti, Belotti è l’ombra del giocatore ammirato nelle passate stagioni e Kean, promessa del calcio italiano, fatica a maturare e trovare una dimensione da giocatore di livello internazionale.

Ecco dunque che tra la serie A e la serie B si cerca qualcuno in grado di dare una marcia in più: tra i vari papabili c’è Mattia Destro, autore di un avvio di campionato sfavillante ma calato nelle ultime settimane, quindi Lucca del Pisa, giovane emergente di cui si dicono meraviglie. Il più affidabile, però, sembra Joao Pedro, attaccante brasiliano del Cagliari che potrebbe essere naturalizzato prima che si giunga all’appuntamento. Ospite a Tiki Taka, ieri sera Vincenzo Montella ha avanzato la candidatura di Mario Balotelli. L’ex golden boy dell’Inter ha avuto una carriera al di sotto delle aspettative e lo scorso anno era addirittura rimasto senza squadra prima che a gennaio lo ripescasse il Monza di Berlusconi.

In questa stagione ha deciso di seguire Montella all’Adana Demirspor, squadra turca neopromossa nella massima serie che proprio grazie alle giocate di Super Mario sta facendo un campionato da metà classifica. In questo avvio di campionato Balotelli ha messo a segno 5 reti e fornito 2 assist, ma ciò che ha impressionato è stata la costanza di rendimento e la voglia di essere sempre decisivo e presente in campo per i compagni e per la squadra. Dotato di mezzi fisici e tecnici di altissimo profilo, Balotelli in questi anni è stato frenato da un carattere volubile e dall’incapacità di mantenere la concentrazione per lunghi periodi.

Montella spiega che da questo punto di vista è cambiato radicalmente: “Ha straordinarie qualità tecniche ed è un piacere allenarlo, è un bravo ragazzo che a volte si spegne un po’, ma l’ho trovato molto motivato e credo che nella sua carriera non sia mai stato concentrato come quest’anno con noi. Sta crescendo molto, e rimane un giocatore di un altro livello”. L’aeroplanino non ha nascosto che il suo calciatore coltiva il desiderio di tornare a giocare per la nazionale e che se continua con questa costanza potrebbe anche riuscirci: “Ha il chiodo fisso di tornare in Nazionale, in Italia non lo so. È motivato, ci crede, sa che deve lavorare duro ma sa anche che ha tre mesi per convincere Mancini che conosce tutto di lui, pregi e difetti e ha fatto un lavoro straordinario dall’inizio della sua avventura azzurra. Mi auguro e spero che riusciremo a qualificarci al prossimo Mondiale”.

Di scapa

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