Raul Moro, attaccante della Lazio classe 2002 che in questo avvio di campionato ha esordito in Serie A a soli 17 anni è stato convocato dalla Spagna under 21. Conosciamo meglio il baby talento dei biancocelesti.
Chi non segue la Lazio, probabilmente, non avrà notato che Maurizio Sarri sul finale di partita inserisce spesso e volentieri Raul Moro sulla sinistra dell’attacco biancoceleste. Il giovanissimo attaccante spagnolo però è conosciuto bene dai tifosi biancocelesti che ne hanno già saggiato le qualità nell’uno contro uno. In questo avvio di campionato il talento laziale è sceso in campo 5 volte ed è riuscito a mettere la firma su una delle sei reti rifilate allo Spezia con un pregevole assist.
Cresciuto nelle giovanili dell’Espanyol e giunto nel 2018 nella cantera del Barcellona, Raul Moro è stato acquistato dalla Lazio nell’estate del 2019. Dopo il primo anno nella primavera biancoceleste, il ragazzo è stato convocato per la sfida con la Juventus del 20 luglio 2020. In quell’occasione ha fatto il suo debutto in Serie A, senza però riuscire a lasciare il segno. Lo scorso anno ha continuato ad allenarsi con la prima squadra, ma ha giocato principalmente con la Primavera, riuscendo a collezionare la sua seconda presenza nel massimo campionato nell’ultima partita contro il Sassuolo.
Con Sarri sulla panchina Raul Moro è diventato in pianta stabile un calciatore della prima squadre e le sue prestazioni hanno convinto anche il selezionatore della Spagna under 21 a convocarlo per il doppio impegno con Slovacchia e Irlanda. Una grande soddisfazione per lui che in patria è sempre stato considerato uno dei talenti migliori della sua generazione: Moro ha fatto parte di tutte le rappresentative giovanili spagnole. Dotato di ottima tecnica, dribbling secco, velocità fulminea nel primo passo, Raul cerca spesso di accentrarsi per trovare la soluzione personale. Le potenzialità sono quelle del big, ma deve imparare a dosare le energie e a scegliere la giocata migliore.