Stavolta è stato un calciatore delle serie minori a togliersi la vita, nella notte tra giovedì e venerdì.
Ma quanto sta accadendo nel calcio uruguayano è davvero allarmante: dopo i suicidi di Williamo Martinez e Santiago Garcia, Emiliano Cabrera – terzino classe ’93, una vita nelle sere minori tra il paese sudamericano e la Spagna – si è tolto la vita.
Anche in questo caso, si parla di un possibile stato depressivo.
Ed è una vera e propria emergenza, frattanto aggravata dalla pandemia.
Lo ha anche sottolineato la Mutual Uruguaya de Futbolistas Profesionales, il sindacato calciatori dell’Uruguay, che ha parlato esplicitamente della necessità di garantire un adeguato supporto psicologico a tutti i tesserati.
In precedenza, nella notte tra sabato 17 e domenica 18 luglio, era stato Williams Martinez, difensore 38enne del Villa Teresa, a togliersi la vita nel suo appartamento.
In precedenza, lo scorso febbraio, l’attaccante 30enne Santiago Garcia l’aveva finita mentre si trovava nella sua casa in Argentina.
Il calcio uruguayano – che si era fermato come segno di lutto per il suicidio di Martinez – dovrà tanto riflettere su quanto sta accadendo.