Dramma nel mondo del calcio minore.
A soli 31 anni (avrebbe compiuto 32 anni in un paio di settimane) Filippo Viscido è stato trovato impiccato nella serata di domenica nel garage di casa sua a Battipaglia, dove viveva assieme alla moglie Mina e i figli Naomi e Domenico.
Si pensa ad un gesto volontario sebbene siano sconosciuti per ora i motivi del gesto.
Se il nome di Filippo non dice molto agli appassionati del grande calcio, il suo nome era ben noto agli appassionati delle serie minori – specialmente del sud Italia:
nell’arco dei 13 anni di carriera, Filippo Viscido ha vestito le casacche di club di tutto il sud Italia, dalla sua Campania (importanti due stagioni ad Avellino, con gli irpini portati dalla D alla C2) alla Sicilia, passando per Molise, Calabria e Basilicata.
Centrocampista, era soprannominato il pitbull per la grande garra con cui affrontava il gioco.
Si raccontava così ai tifosi dell’Avellino, ormai un decennio fa
A causa del Covid, Filippo si trovava fermo da ormai oltre un anno (come tutte le categorie minori, d’altra parte).
Non sono quindi escludibili problematiche economiche dietro al gesto estremo.