Mason Mount ha affossato con un gol sul finale di gara ha spento le residue speranze del Real di Zidane di giocarsi la qualificazione alla finale di Champions.
Il Chelsea è probabilmente la sorpresa di questa edizione di Champions League. La squadra di Londra sta affrontando un periodo di ricostruzione basato sull’inserimento in rosa di giovani di talento e sebbene il gruppo sia forte e l’idea di gioco del coach Tuchel cominci a dare i suoi frutti, in molti pensavano che la squadra non fosse ancora matura per un risultato così importante. La semifinale di Champions invece ha dimostrato che il gioco del tecnico tedesco non è solo bello ma anche funzionale: il Real non è mai stato in grado di contrastare le iniziative dei Blues ed è rimasto in corsa solo grazie al talento di Karim Benzema.
Un ingranaggio fondamentale del macchinario messo in piedi da Tuchel è senza dubbio Mason Mount, esterno sinistro di grande corsa e tecnica che in questa stagione – a 22 anni – è definitivamente sbocciato. Per tutta la partita il talentuoso britannico ha fatto soffrire la difesa blanca ed ha coronato una prestazione di grande intensità con il gol del definitivo 2-0, poco importa se giunto con un tocco facile a porta sguarnita. Le speranze del Chelsea di vincere la Champions passano dai suoi piedi, dalla velocità di Pulisic e dall’estro di Haverts (altri due talenti che rappresentano il futuro del club).
Nato a Portmouth il 10 gennaio del 1999, Mason è cresciuto nel settore giovanile dei Blues, ma nel 2017 è stato girato in prestito al Vitesse. Nella Eredivise ha messo in mostra un talento immenso: non solo corsa, dribbling e tecnica, ma visione di gioco e capacità di lancio fuori dal comune. L’anno dopo il Chelsea lo gira al Derby County nella seconda serie inglese, per vedere se il suo talento si adattava al calcio britannico. Mason stupisce nuovamente tutti e nel 2019 il Chelsea decide di farlo diventare un perno della sua rifondazione. Mount diviene subito titolare in Premier giocando 37 delle 38 partite stagionali, ma le sue prestazioni sono altalenanti.
In questa stagione diventa un perno insostituibile nello schema di Tuchel e ripaga la fiducia dell’allenatore con prestazioni di altissimo livello. In premier ha messo a segno 6 reti e fornito 6 assist a cui si aggiungono la rete in FA Cup e le due in Champions. Le statistiche però non dicono tutto, anche se il “bottino” sembra magro, il contributo di Mount al gioco della squadra è fondamentale, senza la sua visione di gioco e le sue accelerazioni la manovra offensiva dei blues sarebbe meno incisiva. Da quelle parti lo paragonano già a Lampard, vera e propria leggenda del Chelsea.