L’era Suning potrebbe presto volgere al termine per l’Inter. L’azienda cinese è in forte crisi e il presidente Zhang è intenzionato a tagliare tutte le attività secondarie.

Che la gestione cinese dell’Inter potesse giungere al termine dopo questa stagione era già apparso chiaro a cavallo tra il 2020 ed il 2021. La proprietà del club di Milano infatti ha cominciato a cercare investitori che potessero acquisire una parte rilevante del pacchetto azionario del club. Una mossa effettuata qualche anno prima anche da Erik Tohir, poco prima di firmare l’accordo di cessione dei nerazzurri proprio ai cinesi.

Il motivo di questa mossa fino a qualche mese fa inaspettata è la crisi societaria che Suning sta affrontando a causa del Covid-19. Dopo anni di bilanci in miglioramento, infatti, nel 2020 ci sono state perdite consistenti e Zhang sta progettando dei tagli per far sì che l’azienda di famiglia possa rilanciarsi dopo questo periodo buio. Proprio la crisi economica della proprietà è stata la causa dei mancati acquisti nel mercato invernale ed è probabile che la cessione verrà ultimata entro la fine di questa stagione calcistica.

La conferma, anche se indiretta, di questa ipotesi è stata data qualche ora fa proprio dal presidente Zhang, il quale ha spiegato che per il rilancio dell’azienda sarà necessario concentrare tutti gli sforzi sull’attività principale: “Dobbiamo concentrarci sul campo di battaglia principale, lavorare in sottrazione, ridisegnare la linea di battaglia. Ci concentreremo sul commercio al dettaglio con risoluzione, chiuderemo e taglieremo le nostre attività irrilevanti in favore del commercio al dettaglio senza esitazioni”.

Di scapa

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