Si è parlato tanto delle polemiche ai margini di Juventus-Inter, gara di ritorno delle semifinale di Coppa Italia terminato sullo 0-0 che ha consentito ai bianconeri di passare il turno in virtù della vittoria per 2-1 dell’andata a San Siro.
Si è parlato del dito medio di Conte (che vedete come immagine in evidenza) così come s’è parlato delle parole rivolte dal presidente della Vecchia Signora Andrea Agnelli verso il suo ex allenatore:
Ma questa è stata solo la punta dell’iceberg, giacché parrebbe che ci sono stati altri violenti scontri verbali tra le due squadre, con il coinvolgimento anche di Lele Oriali e Fabio Paratici.
E a distanza di due giorni da questo terzo derby d’Italia stagionale (il penultimo, in attesa del ritorno in campionato) ha parlato di quanto accaduto fuori dal terreno di gioco il difensore della Juve Leonardo Bonucci:
“C’è poco da aggiungere, le immagini hanno parlato chiaro. Quello che è successo è brutto ma non sta a me giudicare e dire perché è successo, cosa doveva essere fatto e cosa no. Le immagini sono lì. Noi dobbiamo essere sempre esempio, ma a volte diventa difficile in certe situazioni. Quando scendi in campo non pensi alla situazione ambientale. Noi qualsiasi cosa facciamo dobbiamo essere da esempio, dobbiamo tracciare una linea, ma in alcune partite la tensione, la posta in palio, ti fanno essere qualcosa di diverso da quello che vorresti essere o trasmettere e capita che succedano episodi come questi. Il tutto poi viene amplificato dal fatto che lo stadio è vuoto e i microfoni riprendono anche lo starnuto di un giocatore. Bisognerebbe enfatizzare meno ciò che succede, sfido chiunque a non avere momenti di tensione in campo lavorativo, che sia un campo da calcio o un ufficio. Siamo esseri umani. Cerchiamo di essere da esempio, poi alcune situazioni possono sfuggire. Con lo stadio pieno non ci facevi caso, si vedeva poco, dobbiamo stare più attenti ma non è nulla di nuovo. In uno sport dove c’è adrenalina e la posta in palio è alta più succedere di incappare in situazioni spiacevoli”.