L’attaccante del Torino con la squadra sotto di 3 reti si rende protagonista di un gesto di fair play difficile da vedere sul rettangolo di gioco.
L’Uefa, la FIFA e la FIGC promuovono il fair play in campo ed invitano i calciatori professionisti ad essere dei buoni esempi per il ragazzi che sognano di diventare come loro. Un intento lodevole che però raramente si traduce in qualcosa di concreto tra i calciatori durante i match. Senza scomodare lo scontro Lukaku-Ibrahimovic del derby di Coppa, sono numerosi gli esempi di mancanza di sportività sul rettangolo verde: attaccanti che si tuffano al minimo tocco, palloni calciati in tribuna per perdere tempo, azioni continuate anche se l’avversario necessità di immediato soccorso dei sanitari.
Non se ne vuole fare una colpa ai calciatori, l’adrenalina toglie lucidità ed il risultato spesso (per non dire sempre) è l’unica cosa che conta. Quando si vedono gesti di vero fair play in campo, dunque, risultata talmente eccezionale da fare notizia. Questo è esattamente ciò che è successo oggi in Atalanta-Torino. Al 33′ Belotti cade a terra, l’arbitro dà il fallo e ammonisce il difensore. In quel momento, è importante sottolinearlo, i granata si trovavano sotto di tre reti. L’attaccante della nazionale, però, non ha accettato il fallo accordato è andato dall’arbitro ed ha restituito palla agli avversari e fatto cancellare l’ammonizione. Un gesto di grande classe che si spera possa diventare la norma e non l’eccezione.