Lucas Castroman è stato una meteora del calcio italiano. Dopo le esperienze con Lazio e Udinese è tornato in Argentina e si è ritirato a 30 anni
Nell’estate del 2001 la Lazio acquista dal Velez Sarfield un giovane centrocampista argentino che in patria ritengono possa avere le carte in regola per sfondare. Dopo aver esordito tra i professionisti a soli 17 anni ed aver vinto un campionato argentino da protagonista, Lucas si segnala come uno dei migliori dell’Argentina under 20 che conquista il titolo nel 1999. Per la squadra biancoceleste sembra un affare e la sensazione viene confermata il 29 aprile del 2001, durante il derby con la Roma.
Fino a quel momento Castroman aveva giocato poco o nulla, ma quel giorno è entrato ed ha segnato un gol che lo ha reso immortale nella storia del club romano: la Lazio era sotto per 2-0 fino al 78′, quando Nedved aveva accorciato le distanze con un gol dei suoi. L’arrembaggio dei laziali, però, sembrava non aver portato l’esito sperato, visto che al 95′ la Roma era ancora sul 2-1. La Lazio ha a disposizione l’ultimo corner della partita, sembra tutto già scritto, ma Lucas non la pensa così, il cross di Mihajlovic arriva sul suo destro, lui calcia di prima intenzione e segna un gol stratosferico.
Purtroppo per lui quello è stato il momento più alto della sua carriera italiana. Nei due anni successivi non è riuscito ad imporsi nella Lazio e nemmeno il prestito all’Udinese è servito per fare sbocciare il suo talento. Torna in Argentina nel 2004 e contribuisce a far vincere al suo Velez un altro campionato. Nel 2008 passa al Boca con il quale vince una Recopa Sudamericana. Nel 2010 si ritira, a soli 30 anni. Oggi Lucas conduce una vita molto distante da quella vissuta da ragazzo, gestendo insieme al padre un negozio in cui si vendono santini e oggettistica religiosa.