È il dicembre del 1999, siamo ad un passo dall’entrare nel nuovo millennio.
È il 18 dicembre, per la precisione, e al San Nicola di Bari si stanno affrontando i padroni di casa allenati da Eugenio Fascetti contro l’Inter allenata da Marcello Lippi. Da un lato, in attacco giocano Vieri e Zamorano (ché Lippi non stravede per Baggio, lasciato in panchina assieme a Recoba); dall’altro i pugliesi si affidano a due giovanissimi per provare l’impresa: c’è il talento cittadino Antonio Cassano (classe 1982) e c’è un nigeriano acquistato l’estate precedente dal Belgio per 200 mila euro.
Si chiama Hugo Enyinnaya e pur essendo nato nel 1981 ha alle spalle un discreto numero di gare fra i professionisti tra Nigeria e Belgio. Alla prima da titolare (complici gli infortuni di Yksel Osmanovski e di Phil Masinga) deve aspettare appena 7′ per entrare nella storia del club (e segnare la prima rete in serie A): controlla una palla ad una trentina di metri e, dopo un rimbalzo, fa partire un potente tiro che si insacca alle spalle di Peruzzi.
Una emozione incredibile per lui, per i tifosi del Bari, ma anche per Cassano – che poco tempo fa ha ricordato quel momento ai microfoni della fu Bobo TV così:
Hugo fece un gol da 60 metri. Ero felicissimo per lui, eravamo amici, ma anche invidioso. Mentre giocavo, pensavo che la sua vita sarebbe cambiata, avevo questo tarlo nella testa. Anche io stavo facendo una partita meravigliosa ma sbagliai 3-4 gol clamorosi. Poi finalmente ho segnato e ho pensato, sono diventato famoso e ricco.
E se Cassano si aprono le porte della titolarità pressoché in pianta stabile prima del passaggio alla Roma (per poi passare al Real Madrid e vestire tante altre importanti maglie – ma non è questa la sede per passare del campione di Bari Vecchia) Enyinnaya ha più di qualche difficoltà, anche a causa di un fisico abbastanza fragile.
Dopo aver vestito le maglie del Livorno e Foggia in prestito (realizzando complessivamente 3 reti in 24 spezzoni di gara) lascia la Puglia – perché i dirgenti del Bari decidono di non rinnovargli il contratto – ed inizia a girare l’Europa: un provino rifiutato in Ungheria, la prima e la seconda divisione polacca (dove è vittima di episodi di razzismo, con tanto di lancio di banane) e gli ultimi anni tra i dilettanti in Italia, con le casacche dell’Anzolavinio, del Meda e del Zagarolo.
Hugo Enyinnaya oggi: che fine ha fatto l’ex “gemello” di Cassano?
Enyinnaya – che su Transfermarkt viene ricordato semplicemente come Hugo – pare essere tornato in terra natia, sebbene purtroppo sia difficile trovare informazioni su di lui sulle reti sociali (in tal senso, se avete informazioni precise, contattateci pure – calcio247 at gmail.com)
Da ricordare di Hugo – oltre al suo folgorante esordio da titolare con la casacca del Bari – alcune apparizioni in TV al programma di Gene Gnocchi su Sky Gnok Calcio Show.