Il figlio di Paolo Maldini, Daniel ha risposto presente alla prima chiamata di Pioli: alla prima da titolare in Serie A il figlio d’arte ha firmato anche la prima rete tra i professionisti.
La famiglia Maldini è indissolubilmente legata alla storia del Milan. Il primo a scrivere un pezzo di storia del club meneghino è stato Cesare, capitano del Milan tra gli anni ’50 e ’60, lo stesso Milan che vinse 4 scudetti e a fine ciclo riuscì ad imporsi anche in Coppa dei Campioni. Dopo un curriculum simile, condito da 412 presenze e 3 reti da difensore, era difficile immaginare che il figlio potesse ripetere i successi del padre, ed invece Paolo è stato probabilmente il calciatore più vincente della storia dei club italiani.
A differenza del padre era un calciatore più tecnico, capace di giocare con entrambi i piedi, veloce nello scatto e nella progressione, dotato di un ottimo dribbling e di un senso del tempo per gli interventi in tackle scivolato quasi leggendario. Esattamente come la sua carriera: Paolo Maldini ha esordito nel Milan a soli 16 anni e la stagione successiva, quella ’85-’86, era già titolare inamovibile sulla fascia sinistra difensiva del diavolo. La sua carriera è durata 25 anni, periodo in cui è stato sempre titolare e decisivo. Bandiera dei rossoneri, Paolo ha vinto 7 scudetti, 5 Super Coppe Italiane, 1 Coppa Italia, 5 Champions League, 5 Super Coppe Europee (tutt’ora un record assoluto), due Coppe Intercontinentali e un mondiale per club. Gli è mancata solo un’attestazione con la Nazionale maggiore, con cui è arrivato al terzo posto nel Mondiale ’90 e al secondo in quello del ’94.
Con due leggende così in casa, il peso delle aspettative sulle spalle di Daniel Maldini è stato ed è tutt’ora enorme. Il ragazzo, però, ha dimostrato di avere carattere e di avere anche un talento non indifferente. Cresciuto ovviamente nelle giovanili del “Diavolo”, Daniel è stato aggregato in prima squadra già nella stagione 2020/2021, al termine della prima e unica stagione con la Primavera rossonera. Tutti hanno sempre parlato benissimo di lui ed anche i compagni di squadra gli riconoscono un talento fuori dal comune (Leao lo ha addirittura incoronato come il calciatore più tecnico in rosa).
Lo scorso anno Pioli lo ha utilizzato davvero poco (un totale di 9 presenze da subentrato tra campionato e Coppa Uefa), tanto che in molti pensavano potesse essere ceduto in prestito come gli altri talenti Pobega e Colombo. Invece in estate Daniel è rimasto in rosa e in questo inizio di stagione Pioli gli ha già riservato spazio in quattro occasioni, compresa la partita di Champions contro il Liverpool. Nelle prime uscite ha mostrato talento e tecnica, senza però riuscire ad incidere. Oggi, nella partita contro lo Spezia, Daniel è stato schierato titolare sulla trequarti e dopo 48′ ha anche messo la firma sulla rete che ha sbloccato il risultato. Insomma sembra proprio che il giovane voglia raccogliere l’eredità del padre e se il buongiorno si vede dal mattino…