Il presidente della Figc non ha dubbi sul fatto che ci sia un’impossibilità oggettiva a disputare l’incontro visto il blocco dell’Asl di Torino.
Lo scoppio di un focolaio di Covid tra lo staff ed i calciatori del Torino ha generato un caso che ricorda quello di Napoli-Juventus. Se venerdì la stessa Lega calcio ha rinviato l’incontro tra Sassuolo e granata, per il momento non ha fatto lo stesso per la partita di oggi tra la stessa squadra piemontese e la Lazio. I capitolini hanno dichiarato che non cambierà nulla e si presenteranno regolarmente allo stadio, mentre il Torino è stato bloccato dall’Asl e non potrà raggiungere Roma per disputare l’incontro.
Se la Lega non rinvierà l’incontro, dunque, per il Torino di profilerà uno 3-0 a tavolino che dovrà poi impugnare all’arbitrato. Intervistato questa mattina dalla stampa, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha detto chiaramente che a suo avviso l’incontro andrebbe rinviato: “Da questa situazione se ne esce rispettando quelli che sono i princìpi sanciti all’interno del protocollo, è un gentleman agreement fissato e molto chiaro che regolamenta il rapporto legato alla competizione sportiva. Poi c’è un altro principio, quello della tutela della salute. Questo ovviamente è sovraordinato e rientra nelle competenze delle singole Asl”.
Quando gli viene chiesto se consiglia alla Lega di rinviare l’incontro, questo risponde: “Io non devo dare nessun consiglio alla Lega, perché ha la capacità e la delega per gestire la competizione sportiva. Credo che abbiano tutti gli elementi per adottare la decisione più giusta. Credo che oggi c’è un’oggettiva impossibilità, in base a quanto prescritto dall’Asl di Torino, di poter ipotizzare la disputa della gara oggi”.