Una diagnosi di pubalgia minaccia la carriera di Lamine Yamal: ecco cosa significa, come si cura e perché il Barça dovrà fare attenzione.
Quando un talento della portata di Lamine Yamal fa capolino nel calcio mondiale a soli 15 anni, alziamo l’asticella delle aspettative e pensiamo che siamo di fronte ad un giocatore destinato a fare epoca come hanno fatto negli anni ’10 Cristiano Ronaldo e Messi.
Dal suo ingresso in prima squadra con il FC Barcelona nell’agosto 2023 al trionfo con la Nazionale spagnola all’UEFA Euro 2024, passando per i successi con il club catalano, tutto sembra confermare che siamo davanti a un campione destinato a dominare la sua epoca. Tuttavia, la recente diagnosi riportata dalla stampa – una forma di pubalgia (o “sports hernia”) che potrebbe accompagnarlo per tutta la carriera – rappresenta una enorme incognita per il prosieguo della sua carriera.
Lamine Yamal, un campione precoce… e già in difficoltà
Yamal è ormai, nonostante la giovanissima età, uno dei migliori calciatori al mondo: è arrivato secondo nel ranking del Pallone d’oro dietro a Ousmane Dembélé, ed è diventato il primo giocatore a vincere per due volte il Trofeo Kopa (il premio assegnato al migliore under 21 dell’anno).
Tuttavia, dietro a queste luci, si cela un’ombra: come riportato da vari media, Yamal ha saltato diverse partite sia con il Barça che con la Nazionale per un problema all’inguine; durante l’ultimo Clasíco (che ha visto il Real imporsi sul Barça) ha mostrato segni di dolore, pur restando in campo. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo Sport, potrebbe trattarsi proprio di pubalgia.
Cos’è la pubalgia e perché fa paura
La pubalgia, nota anche come “athletic pubalgia” o “sports hernia”, non è una semplice ernia inguinale, ma un insieme di lesioni della zona inguino-pubica.
Si verifica spesso in sport con cambi direzione, scatti e calci costanti (come il calcio, per l’appunto). Il dolore è persistente, peggiora con il movimento, lo scatto, il calcio o il cambio di direzione. La diagnosi è complessa, si basa su esame clinico avanzato e spesso su risonanza magnetica per escludere altre cause. Il trattamento può essere conservativo (riposo, fisioterapia, rieducazione) oppure chirurgico se la prima strada fallisce e le evidenze mostrano che il recupero può richiedere molto tempo e che la condizione può diventare cronica.
In altre parole: non è un banale infortunio muscolare che si “cura” e sparisce. Per un atleta di altissimo livello come Yamal, la pubalgia può minacciare la continuità, la potenza di tiro, l’esplosività nei cambi di direzione — l’essenza stessa del suo gioco.
Quali rischi per Yamal e per il Barça?
Per Yamal (che al Barça guadagna oltre 16,5 milioni di euro netti all’anno fino al 2031) ci sono diversi scenari da considerare:
Riduzione della potenza di calcio: i traumi inguino-pubici incidono sulla forza di tiro. Alcuni studi indicano che il dolore può ridurre sensibilmente l’efficacia atletica.
Periodi di assenza più frequenti: Anche se il giovane talento sembra aver resistito finora, già alcune partite saltate (e prestazioni in cui ha visibilmente sofferto) fanno suonare un campanello d’allarme.
Necessità di programmazione personalizzata: Il club dovrà gestire carichi, allenamenti, rieducazione, per evitare aggravamenti o recidive, che potrebbero limitare lo sviluppo di un calciatore comunque ancora giovanissimo.
Possibile impatto psicologico: Un giovane come Yamal deve convivere con la consapevolezza che “non sarà mai al 100%” se la condizione non si risolve completamente (e se non saprà gestirsi, cosa che non è scontata). Questi elementi possono pesare sul rendimento e sulla fiducia.
Cosa può fare il Barça per non dilapidare un talento di questa grandezza
Per il Barça e per chi gestisce l’atleta è fondamentale impostare una strategia efficace. Ecco alcune strategie che potrebbero essere messi in atto:
Valutazione medica altamente specialistica: risonanza, test specifici, coinvolgimento di uno staff di fisioterapisti dedicati alla pubalgia.
Programma di recupero personalizzato: come indicano vari protocolli, la fisioterapia mirata — rafforzamento del core, degli adduttori, mobilità dell’anca — è centrale.
Gestione carichi-prender tempo: evitare affaticamenti eccessivi, gestire i minuti in campo, magari adottare una progressione graduale negli impegni importanti.
Trasparenza e comunicazione: anche con la stampa e i tifosi, per evitare speculazioni incontrollate sul “problema nascosto”, e per tutelare la serenità del giocatore.
Monitoraggio a lungo termine: data la natura potenzialmente cronica della pubalgia, serve una visione pluriennale per Yamal e la sua carriera.
Insomma, se il Barça e il giocatore sapranno affrontare la questione nella maniera corretta, il talento del calcio spagnolo potrà comunque proseguire sulla strada tracciata e raggiungere i vertici del calcio mondiale. Ma sarà fondamentale non drammatizzare, non nascondere, e impostare un piano che non miri solo al “tornare in campo subito” ogni qual volta il problema si presenti, ma al “restare al top per molti anni”.