Dalla trafila nell’Academy ai primi tornei internazionali, il figlio di Wayne Rooney, Kai, sta bruciando le tappe con il Manchester United. Tra gol, disciplina e vita fuori dal campo, ecco il ritratto della giovane promessa.
Kai Rooney, primogenito di Wayne Rooney – miglior marcatore nella storia del Manchester United – sta rapidamente attirando l’attenzione degli addetti ai lavori grazie alle sue prestazioni nelle squadre giovanili dei Red Devils.
Classe 2009, Kai ha seguito le orme paterne nel 2020, quando ha firmato l’iscrizione ufficiale all’Academy della Premier League entrando nell’Under 11 dello United. Da quel momento il suo percorso è stato lineare e costellato di successi. Nella stagione 2021/22 ha messo a segno numeri impressionanti: 56 reti e 28 assist, tra cui una tripletta contro il Liverpool e un gol mancino di pregevole fattura nel derby di Manchester. Oggi è un elemento stabile dell’attacco, sia come centravanti che come esterno offensivo.
Nei giorni scorsi è arrivata la notizia della sua convocazione, a sorpresa giacché ben sotto età, con l’Under 19 del club per il Mladen Ramljak Tournament in Croazia, uno dei tornei giovanili più prestigiosi d’Europa. Per lui significa saltare ben tre categorie e confrontarsi con avversari fino a quattro anni più grandi, tra squadre del calibro di PSG, Benfica e Bologna. Lo United affronterà Rapid Bucuresti, Juventus e Dinamo Zagabria nella fase a gironi, con la finale in programma il 10 agosto.
Solo pochi giorni prima, la formazione giovanile dei Red Devils aveva raggiunto la finale della Super Cup NI in Irlanda del Nord, dove Kai si è messo in mostra sotto lo sguardo del padre. Wayne, intervistato dalla BBC, ha raccontato che il figlio gestisce “in maniera eccezionale” il peso del proprio cognome: “Ha ottimi allenatori allo United, quindi preferisco restare in disparte. Gli parlo, ma per me conta soprattutto che mantenga il giusto approccio mentale e continui a divertirsi”.
A occuparsi della sua crescita fuori dal campo c’è anche la madre, Coleen, che punta a garantire un equilibrio tra calcio e istruzione. Secondo quanto riportato da The Sun, nonostante Kai sia considerato una promessa destinata a raggiungere la prima squadra entro pochi anni, Coleen insiste perché completi i suoi studi, sostenendo i GCSE e impegnandosi a scuola. L’obiettivo è proteggerlo dall’eccessiva esposizione mediatica che aveva travolto Wayne in giovane età.
Uno sguardo al suo profilo Instagram conferma la centralità del calcio nella sua vita: oltre 300.000 follower, bio che rimanda soltanto al Manchester United e al suo sponsor tecnico Puma, e un feed quasi interamente dedicato al pallone. Non mancano storie legate alla sfera personale – compresi momenti con quella che sembra essere la fidanzata, Rosa Jackson – ma la maggior parte dei contenuti è fatta di allenamenti, sudore e partite. Scorrendo all’indietro compaiono anche scatti più spensierati, come vacanze al mare, giornate sulla neve o foto di famiglia. E, in mezzo a queste, una vecchia immagine in cui, ancora bambino, posa con il padre Wayne accanto a un trofeo vinto dallo United: un ricordo che alimenta la speranza dei tifosi di rivivere momenti di gloria simili.