Totti, intervistato da una TV russa, si è lasciato andare sulla sua vita dal momento del ritiro ad oggi.

Non si placano la bagarre per la “gita” di Francesco Totti in Russia per motivi di marketing ma a noi di fare polemica frega ben poco e siamo qui per parlare di calcio e di retroscena calcistici.

Veniamo quindi a noi: ricordate quando il numero dieci si è ritirato, al termine della stagione 2016/17 a oltre 40 anni e dopo aver giocato 786 gare con la maglia della Roma (l’unica indossata assieme a quella della Nazionale), realizzando 307 reti?

Era il 28 maggio 2017: la Roma giocava contro il Genoa e l’Olimpico pieno in ogni ordine di posto offriva il proprio tributo al suo capitano.

A fine partita il numero 10 leggeva una lettera aperta in cui, a cuore altrettanto aperto, parlava di sé, del suo passato e anche del suo futuro – non temendo di mostrare qualche timore (alla faccia delle mascolinità tossiche):

Ebbene, a distanza di ormai quasi 8 anni da quel giorno, pare che i timori di Totti fossero fondati.

L’ex fuoriclasse giallorosso, intervistato dall’emittente televisiva russa ‘Match TV’,  ha detto candidamente che dal ritiro la sua vita è peggiorata (c’entrerà qualcosa la separazione / telenovela con Ilary Blasi?): “È un grande onore e piacere per me essere di nuovo qui. Negli ultimi anni le cose sono cambiate nella mia vita. La mia partita d’addio nel 2017 è stata incredibile. Ero felice di avere un’intera giornata dedicata a me, ma allo stesso tempo ansioso per la fine di un intero ciclo di vita. È stato particolarmente difficile contenere la mia eccitazione nello spogliatoio quando ho indossato la divisa da gioco per l’ultima volta. Dopo la fine della mia carriera, sono stato direttore della Roma per due anni. Poi ho fatto altre cose e ora vivo la mia vita a pieno ritmo. Quando ero impegnato nel calcio, la mia vita privata era quasi inesistente. Ho sempre pensato che una volta terminata la carriera, la vita si sarebbe subito tranquillizzata. E invece, in un certo senso, è peggiorata“.

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