Tra i talenti del Benfica che gioca questa sera contro la Juventus c’è sicuramente l’argentino Enzo Fernandez, giunto quest’estate e a lungo nel mirino del Milan di Pioli: conosciamolo meglio.
Il rapporto tra il campionato italiano e i calciatori argentini è davvero speciale, probabilmente perché metà della popolazione sudamericana è di origini italiane e dalle nostre parti si sentono un po’ come a casa. Di argentini che hanno arricchito il nostro campionato e fatto successo dalle nostre parti ce ne sono stati parecchi, negli ultimi 25 anni sono passati dalle nostre parti fuoriclasse come Batistuta, Balbo, Veron, Crespo, Redondo, Higuain e Dybala, ma anche talenti mai sbocciati del tutto come Lamela, El Papu Gomez, Icardi e Giovanni Simeone.
Nel Benfica di quest’anno gioca un ragazzo classe 2001 che ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore di primo livello non solo in Portogallo, ma nel calcio mondiale. Stiamo parlando chiaramente del centrocampista scuola River Plate Enzo Fernandez. Arrivato quest’estate a Lisbona dopo essere stato corteggiato a lungo anche dal Milan, Enzo Fernandez è un centrale di centrocampo che può giocare sia come “5” all’argentina (nella posizione di Redondo e Cambiasso per intenderci) sia come mezz’ala e come rifinitore.
Giocatore rapido e dinamico è eccellente in fase di copertura grazie alle doti fisiche ma anche ad una naturale predisposizione tattica in campo. In fase di possesso si distingue per velocità di pensiero e capacità di fare girare il pallone, grazie ad un’ottima visione di gioco. Piede educato, Enzo Fernandez è capace sia di lanci lunghi precisi che di rifiniture da trequartista di primo livello, ma anche di concludere da solo con tiri dalla lunga distanza, sia di prima intenzione che dopo una lunga cavalcata palla al piede.
In questo inizio stagione è stato subito decisivo per il Benfica, segnando due reti nei preliminari di Champions League che sono valse la qualificazione al tabellone principale. Da quando è giunto in Portogallo, sebbene sia arrivato a preparazione iniziata, il tecnico della squadra di Lisbona lo ha subito inserito nell’undici titolare e non rinuncia mai al suo dinamismo e alla sua classe. Proprio il 21enne argentino potrebbe oggi essere l’uomo chiave della partita, quello in grado di dominare il centrocampo ed il gioco.