Giuseppe Taglialatela è stato un portiere abbastanza iconico, negli anni ’90.
Tutto merito di un soprannome, attribuitogli durante gli anni di Napoli: Batman.
Pino, che è nato ad Ischia nel gennaio del 1969, è stato il portiere dei partenopei per parecchie stagioni, dopo aver completato l’iter di crescita proprio a Napoli (dopo aver iniziato con la compagine della sua città, l’Ischia Isolaverde).
Per lui esperienze importanti anche a Palermo, Avellino, Bari e – infine – Fiorentina.
Esperienze citate in ordine cronologico, con l’ultima che gli consentì di esordire in Champions League (in una sconfitta a Valencia per 2-0) e di vincere la Coppa Italia (da vice di Toldo, com’è stato durante il triennio – con l’ultimo anno da vice di Manninger).
Per lui, un grande talento nell’opporsi ai calci di rigore: su 27 volte che s’è trovato dinnanzi un rigorista, in ben 11 volte è riuscito a neutralizzare il tiro dagli undici metri.
E grazie a queste caratteristiche guadagnò il soprannome di Batman, con tanto di maglietta customizzata con il suo logo (che fa molto anni ’90).
Ma a distanza di 25 o giù di lì da quei giorni, la DC Comics che edita i prodotti culturali legati all’uomo pipistrello ha deciso di “attaccare” Taglialatela. Che racconta la vicenda così, ai microfoni di Radio Marte:
“Mi ha aggredito, il vero Batman si è scagliato contro di me. Mi hanno chiesto di rimuovere il marchio, che poi non è comunque quello di Batman perché io volevo registrare Pino Bat. La cosa ha dato fastidio, stiamo lottando: ci chiedono di togliere marchio e immagini, anche se non abbiamo fatto e non faremo merchandising. Non ho idea di come ci siano arrivati, non abbiamo creato maglie o altro da mettere in vendita e non lo farò mai, ma vorrei tenere il marchio per una questione affettiva, fa parte della mia carriera”.
Oggi Taglialatela è dirigente dell’Ischia Isolaverde (attualmente in Eccellenza) dove ha ricoperto un po’ tutti i ruoli, dal presidente al preparatore dei portieri (della prima squadra e delle giovanili).