Era il 31 gennaio del 2009 e alla vigilia della gara contro il Torino, José Mourinho parlava così di un certo Davide Santon:

“Lui può giocare tranquillamente a centrocampo e portare alla nostra squadra velocità e inserimenti offensivi. Ha facilità di corsa ed è giovane e veloce, avere uno o due giocatori che si inseriscono è molto importante per una squadra come la nostra che gioca sempre con due attaccanti. Ora sta giocando come terzino sinistro e si sta adattando a un ruolo nuovo, ha bisogno di stabilità nel suo gioco. Ma non mi riferisco a stabilità emozionale perché quella dipende dalla personalità del singolo e da quello che si ha intorno, dipende se hai pochi o molti neuroni. Questo è Santon: il ‘bambino’ è bravo. Per un allenatore è facile schierare un giocatore di 18 anni, però lo è quando il giocatore è un uomo. Perché in campo non esiste la carta d’identità, in campo sono tutti uguali, da chi ha 18 anni a chi ne ha 36. Tutti giocano nello stesso campo e con la stessa palla, hanno tutti le stesse responsabilità, sono tutti uguali e non esiste il giovane o l’anziano. Il ragazzo reagisce molto bene ed è felice di giocare, è anche contento di stare zitto e del fatto che il suo allenatore gli abbia proibito di parlare con la stampa. E’ molto felice di vivere in questo ‘low profile’. Davide fuori dal campo è ‘low profile’, il contrario di quello che è in campo. Più lo lasciamo andare avanti così e meglio è per lui. Spero che l’Inter e l’Italia possano avere questo tipo di giocatore ancora per tanti anni”

Il “bambino” si è un po’ perso, nel corso degli anni, e le sue prestazioni hanno spesso deluso i tifosi.

Giunto alla Roma nel 2018 per 9,5 milioni di euro, non ha mai convinto pienamente in giallorosso e dopo 53 gare (senza nemmeno una rete – come d’altra parte capitato a lungo durante la sua carriera: Santon ha realizzato una sola marcatura in carriera) la sua avventura potrebbe volgere al termine.

Nonostante l’approdo del suo ex mentore Mourinho, per lui non ci sarà spazio a Roma nella prossima stagione.

Niente carrambata all’ombra del Colosseo, quindi.

I giallorossi starebbero pensando alla rescissione del contratto con buonuscita per il terzino.

Da dove ripartirà, per quella che si può presumere sia una delle ultime occasioni della carriera (Santon è classe ’91)?

Di admin

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