Una rete in 10 gare tra serie A e coppa Italia, una rete in 5 gare tra campionato portoghese e coppe in mezza stagione. Nonostante numeri impietosi che dovrebbero portare a fare autocritica (così come l’essere stato messo ai margini della Seleçao nonostante le tante reti nel campioanto brasiliano) l’agente dell’ex Gabigol (ormai solo Gabriel Barbosa) ha pensato bene di attaccare gli argentini di stanza all’Inter ai tempi dell’esperienza nerazzurro del suo assistito.
Queste le parole d Wagner Ribeiro, agente dell’attaccante ora al Flamengo, a Uol Esporte: “È arrivato all’Inter e hanno fatto una grande festa in un teatro. Tutti in cravatta nera. Una festa molto più grande di quella fatta per Kakà. Ciò ha causato gelosia da parte di Javier Zanetti, oggi vice presidente del club, e di Mauro Icardi, che di quella squadra era il padrone. Questa è la mia deduzione, ma i due argentini erano gelosi di lui. È andato in Portogallo e non è esploso. È tornato al Santos ed è stato capocannoniere del Brasileirão e si è ripetuto al Flamengo. Se ha sbagliato il ragazzo? No, Gabriel è una persona super umile”.
Wagner Ribeiro ha quindi pensato bene di difendere Robinho, protagonista di censurabili pagine di cronaca: “L’ho conosciuto all’età di 14 anni, al Santos, insieme a Diego. Nel 2004 sono andato in Spagna per il suo trasferimento al Real Madrid, poi sua madre è stata rapita e io sono tornato per guidare la trattativa. Sono stati 43 giorni di trattativa. Hanno chiesto 1,5 milioni di dollari. Sei mesi dopo è stato venduto per 30 milioni. Ma la tristezza continuava. Nel 2009 al City ha avuto un problema con una donna, poi uno al Milan. Fu condannato e la sua carriera era finita. Ma era solo una vittima“.