Una delle icone del calcio femminile italiano di sempre, Carolina Morace, è stata interpellata dai microfoni di Radio Rai in occasione della Festa della donna.
E Carolina Morace ne ha approfittato per lanciare uno j’accuse che ancora maggiore eco deve avere quest’oggi: “La nostra è una società omofoba e razzista, il nostro mondo è omofobo e ci sono ancora troppe persone che si devono nascondere. Questo ci porta indietro rispetto agli altri Paesi, siamo un popolo troppo abituato a giudicare se una donna è grassa o no”.
La Morace, attualmente allenatrice della Lazio femminile, ha quindi parlato dell’ipotesi che una donna sieda su una panchina maschile: “Vedremo una donna su una panchina della Serie A maschile quando chi sceglierà lo farà con più attenzione, per noi donne ci vuole un background incredibile”.
Quando Carolina Morace allenò la Viterbese in C1
Ricordiamo come Carolina Morace, nel 1999, fu la prima donna a guidare una formazione maschile in ambito professionistico.
Ritiratasi dal calcio giocato nel 1998 (e dopo una breve parentesi sempre alla guida del settore femminile della Lazio) la Morace fu ingaggiata dal presidente Luciano Gaucci per guidare la Viterbese.
Una scelta rivoluzionaria, se pensiamo che avvenne oltre 20 anni fa.
Dopo cinque gare alla guida della compagine di Viterbo tra campionato e Coppa Italia di categoria (tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta per lei: risultati tutt’altro che negativi) la Morace si dimise a causa degli esoneri della vice Elisabetta Bavagnoli e del preparatore atletico Luigi Perrone, suoi collaboratori da un quindicennio.