Hanno causato indignazione le parole di Leopoldo Luque e Agustina Cosachov, neurochirurgo e psichiatra indagati per la morte di Diego Armando Maradona.
Il sito Infobae ha infatti diffuso alcuni audio e messaggi tra i due dottori (e con altri collaboratori e colleghi) scambiati durante il 25 novembre, data di morte del Pibe de Oro.
Sono parole davvero agghiaccianti, che farebbero impressione attribuite a qualsiasi essere umano.
Queste alcune delle parole (dentro il post potete vedere il video con tutte le sue uscite) pronunciate da Luque nelle ore in cui Maradona moriva: “Tranquilla Agustina, abbiamo fatto tutto ciò che potevamo. La famiglia era al corrente della situazione, sapeva che si trattava di un paziente difficile. L’unica cosa che adesso ti chiedo è di avvisarmi nel caso siano arrabbiati e di dirmi quali siano i loro spostamenti”.
Ma le parole ancor più riprovevoli sono quelle durante una conversazione con un collega che gli chiede conferme: “Si, scemo, il gordo si cagherà morendo. Pare abbia avuto un arresto cardio respiratorio, io sto andando lì”.
La reazione di Dalma Maradona alle parole di Leopoldo Luque
Venuta a conoscenza di queste terribili parole, la primogenita (considerando i figli immediatamente riconosciuti) del fuoriclasse argentino, Dalma Nerea, si è espressa con un post su Twitter – accusando Luque ma anche Matias Morla, ex avvocato di Maradona
Luque sos un hdp y ojala se haga justicia pero no ignoremos que la persona que se lo presenta a mi papá,lo contrata y le paga un sueldo es Matías Morla! Yo acabo de escuchar los audios entre Luque y la psiquiatra y vomite!Lo único que le pido a Dios es que se haga justicia! 🙏🏻
— Dalma Maradona (@dalmaradona) January 31, 2021
Traducendo: “Luque sei un fdp (potete ben immaginar da voi il significato dell’acronimo, ndr) e mi auguro si faccia giustizia ma non ignoriamo che la persona che lo ha presentato a mio padre, lo ha contrattato e lo ha pagato è Matias Morla! Ho appena sentito gli audio tra Luque e la psichiatra ed ho vomitato! L’unica cosa che chiedo a Dio è che si faccia giustizia”.