Perdere contro una storica rivale fa sempre male.
Lo fa ancor più se alla sconfitta non si è abituati.
Lo sanno bene i tifosi della Juventus, che hanno dovuto assorbire la sconfitta per 2-0 contro l’Inter – giunta per altro in maniera netta, con i bianconeri capaci di mettere in difficoltà i nerazzurri solo una volta a 5′ dalla fine.
Tra i tifosi bianconeri, nel day after, emerge Mario Adinolfi che – attraverso il suo profilo Twitter – ha mostrato tutta la propria nostalgia per Massimiliano Allegri, tecnico capace di vincere (senza magari esprimere un gran gioco, ma è un dettaglio dinnanzi ai risultati) sei scudetti e arrivare due volte ad un passo dalla conquista della Champions.
Questi i post dell’ex deputato del PD (poi spostatosi più a destra. Più a destra ancora del PD, intendiamo) che ha dapprima dato lezioni di tattica a Pirlo, per poi scagliarsi contro gli “Adani del mondo”
La migliore Juve è ancora la squadra più forte a patto che Pirlo capisca che deve mettere in campo un undici titolare senza stranezze: difesa a 4 con centrali giovani come De Ligt e Demiral, esterni che spingano come Cuadrado e Alex Sandro. Linea a tre in mezzo, Kulu dietro a CR7
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) January 18, 2021
E comunque tutti i Lele Adani de ‘sto mondo non valgono un’unghia della grandezza di Massimiliano Allegri. Il “bel gioco” alla Juve è sempre stato un gioco un po’ strambo con cui si perdono le partite. Maledetti Nedved e Paratici che danno retta a un commentatore di Sky.
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) January 18, 2021