E’ una delle rivelazioni del campionato in corso.
Il centrocampista classe 2001 (dicembre 2001) Nicolò Rovella ha colpito tutti per la personalità con cui ha preso in mano le chiavi del centrocampo del Genoa (oltre che della Nazionale under 21, con cui ha disputato due gare).
Messo nel mirino da quasi tutti i top club italiani, pare destinato ad essere acquistato dalla Juventus, per un’operazione dal valore complessivo (ivi comprese pedine di scambio e bonus) da 10 milioni di euro.
Potenzialmente un grande affare per i bianconeri, anche se al momento Rovella è valutato (basandoci su Transfermarkt) 4 milioni di euro.
Intervistato da Sportweek, Rovella si è raccontato ed ha raccontato il suo approdo in Liguria:
“Giocavo nell’Alcione, una società che ha svezzato tanti futuri calciatori. In una partita del campionato regionale, il Genoa mandò Francesco Bega e Michele Sbravati, che è tuttora il direttore del settore giovanile rossoblù, a osservare il sottoscritto. Mi videro giocare, mi parlarono e mi convinsero. Milan e Inter? E’ vero, pure il Novara che all’epoca stava in Serie B. Con l’Inter avevo fatto dei provini ma prendevano tempo, mi dicevano: ‘Ti faremo sapere’ e poi niente”.
Quindi, sul suo futuro, ritiene sia meglio per lui rimanere in rossoblu ancora per un anno, per crescere ulteriormente:
“Ancora al Genoa un anno o subito in una big? Ti dico Genoa perché devo maturare in tanti aspetti e per migliorare ci vuole tempo. E’ meglio far sbagliare un giovane in Serie A piuttosto che mandarlo in prestito a farsi le ossa nelle categorie minori perché se correggi i tuoi errori in A, dopo non fallisci più. Agli allenatori dico: abbiate il coraggio di farci sbagliare”.
Parlando di idoli, le idee di Rovella sono chiare:
“Modric è il mio idolo, perché quando il gioco passa da lui hai sempre la sensazione che possa succedere qualcosa”.
Basterebbe fare un terzo di quello che ha fatto il croato per avere un’ottima carriera.