La storia di calciatori stranieri descritti come talenti e poi rivelatisi autentici “flop” è pienissima di episodi, che hanno caratterizzato un po’ tutte le squadre italiane. Non è da meno il Lecce, che nell’estate 2000 era riuscito ad assicurarsi quello che appariva a tutti come un vero colpo di mercato.
Stiamo parlando di Aldo Osorio, attaccante argentino originario di San Nicolas de los Arroyos, la stessa città di un campionissimo come Omar Sivori. Questa coincidenza e i 13 gol messi a segno nella stagione 1999-2000 con l’Argentinos Juniors avevano creato grandi aspettative nei tifosi salentini, che speravano nei gol di Osorio per centrare un’altra salvezza dopo quella della stagione appena conclusa.
Il Lecce riuscirà effettivamente a salvarsi di nuovo, ma di certo non grazie ad Osorio. L’attaccante classe 1974 realizzerà soltanto due reti (una contro il Vicenza e l’altra contro il Verona) in 19 presenze complessive. Nella stagione successiva viene ceduto in prestito al Crotone, ma in Calabria andrà anche peggio: zero centri e solo 11 presenze per Osorio.
Ritornato in Argentina, Osorio ritrova la via del gol con il Talleres (14 reti) per poi ritentare nuovamente un’avventura europea con gli spagnoli del Numancia. Alla fine l’ex Lecce decide di fare rientro a casa in maniera definitiva, indossando le maglie di Quilmes, Newell’s Old Boys e di nuovo Argentinos Juniors, con cui concluderà la sua carriera.
Dopo il ritiro dall’attività agonistica, Osorio ha fatto molto parlare di sé (forse più delle sue abilità calcistiche, ndr) per la sua storia d’amore con la modella argentina Nazarena Velez.
Qualche anno fa Osorio è stato anche accusato di abusi sessuali ed è stata proprio la sua ex Nazarena Velez a difenderlo pubblicamente: “Ci sentiamo spesso – aveva detto l’attrice argentina – È venuto a salutarmi per il mio compleanno, siamo amici. Lo adoro, lo amo e gli credo molto”.
Osorio è seguito da 8.660 follower su Instagram, dove pubblica spesso foto con sua figlia: la frase che campeggia sul suo profilo social è “De rodillas ante Dios , de pie ante el mundo”, ovvero “In ginocchio davanti a Dio, in piedi davanti al mondo”.
