661 reti in 725 partite, per lo più in Germania (ma con una parentesi di tre anni negli Stati Uniti).

Addirittura 68 reti in 62 gare con la casacca della Nazionale della Germania (allora Ovest) con un Europeo e un Mondiale vinti (oltre ad un terzo posto nel 1970, quando la sua nazionale fu superata dall’Italia nella partita del secolo, il ben noto 4-3 – di cui possiamo vedere uno dei suoi due gol).

Una quantità di record che solo i due mostri sacri del calcio mondiale del nuovo millennio (Cristiano Ronaldo e Leo Messi) ne possono vantare un numero paragonabile.

Vogliamo ricordare così Gerhard Müller, detto Gerd, morto questo ferragosto.

Aveva 75 anni ma da tempo soffriva di Alzheimer.

Fu il Bayern Monaco – club con il quale vinse, tra le altre cose, tre Coppe dei Campioni – a comunicarlo nell’ottobre del 2015.

Da allora Müller ha vissuto in un centro medico specializzato, fino alla morte, avvenuta stamane.

Per lui, dopo il ritiro, anni di depressione, con annesso alcolismo, con gli ex compagni del Bayern Monaco che gli sono sempre stati affianco fino alla scomparsa – avvenuta quest’oggi.

La scomparsa di una vera e propria leggenda del calcio teutonico.

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