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Morten Thorsby e la maglia numero 2: un motivo ambientalista dietro la scelta di cambiare numero

Dopo 60 gare in 2 stagioni con la casacca numero 18 sulle spalle il duttile centrocampista della Sampdoria Morten Thorsby ha deciso di cambiare maglia.

Dalla stagione 2021/22 Thorsby indosserà la casacca numero 2, atipica per un giocatore che gioca in mediana.

Ma perché questa scelta?

Si tratta di un motivo decisamente curioso (ma assolutamente valido, che mostra come a volte i calciatori abbiano anche una testa pensante):

Thorsby indosserà la maglia numero 2 in riferimento al Paris Agreement, o Accordo di Parigi – di cui scriveremo in coda.

E’ stato lo stesso calciatore norvegese a spiegare il perché attraverso un post pubblicato sulla pagina di We Play Green, realtà – creata dallo stesso Thorsby – che mira a “creare consapevolezza, migliorare la conoscenza e ispirare la comunità dei tifosi di calcio su questioni legate all’ambiente”.

Queste le parole di Thorsby, riportate  dalla pagina Instagram dell’associazione:

“Cambiare la mia maglia in numero 2 fa riferimento all’obiettivo primario dell’accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi. Sono pienamente consapevole che cambiare numero non cambia nulla. Spero però che il valore simbolico crei consapevolezza e attenzione. Solo un’azione rapida e drastica nel prossimo decennio può prevenire la catastrofe climatica. Non c’è più tempo per le scuse, tutti dobbiamo fare la nostra parte”.

Cheapeau.

Cos’è l’accordo di Parigi?

Accordo di Parigi è un accordo tra gli Stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), riguardo alla riduzione di emissione di gas serra, e alla finanza, a partire dall’anno 2020.

Si tratta di un accordo sottoscritto dagli Stati membri delle Nazioni Unite a Le Bourget, vicino a Parigi, il 12 dicembre 2015.

Si tratta di un accordo volto a contrastare i cambiamenti climatici attraverso la riduzione dell’emissione di gas sera con l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto della soglia di 2° C oltre i livelli pre-industriali (nella speranza di limitare tale incremento a 1,5 °C).

Da qui, da questi 2° C, la scelta di indossare la casacca numero 2.