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“I dirigenti non vogliono vendere Haaland? Non significa io sia d’accordo”: Raiola spaventa il Borussia Dortmund

haaland alla firma del contratto

Avere un proprio giocatore con Mino Raiola come procuratore può essere un bel problema.

Lo sa bene il Milan, che non è riuscito ancora a raggiungere un accordo con Gigio Donnarumma (con il contratto che scade fra poco più di due mesi), ma lo sanno un po’ tutti i club che si sono trovati a trattare con l’agente italo-olandese.

Lo sta scoprendo anche il Borussia Dortmund, che in rosa ha l’attaccante del nuovo millennio forse più desiderato d’Europa (e del Mondo, di conseguenza): Erling Braut Haaland.

Raiola ha la procura di Haaland e dopo le gite in terra spagnola per sondare il terreno con Barcellona e Real Madrid sembra che il futuro dell’attaccante scandinavo sia lontano dalla Germania.

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E, in tal senso, Raiola s’è espresso in maniera abbastanza netta, intervistato da ‘Sport 1’ in Germania Raiola: “Sì è vero ho incontrato i dirigenti del club e mi hanno ribadito che la loro volontà è quella di non vendere Haaland questa estate. Io lo rispetto, ma non significa che sia d’accordo. Con loro c’è un ottimo rapporto, sicuramente non siamo in guerra”.

Ricordiamo che sul futuro di Haaland pende una clausola rescissoria che si attiverà nell’estate 2022.

Ma Raiola non sembra intenzionato ad arrivare all’estate dell’anno prossimo.

Anche perché, ricordiamo, far muovere Haaland significa potersi mettere in tasca interessanti commissioni: nel precedente trasferimento che ha visto l’attaccante arrivare al Borussia Dortmund dal Red Bull di Salisburgo, oltre ai 20 milioni per il club austriaco, i tedeschi hanno pagato 15 milioni di euro a Raiola e 10 milioni al padre Alf-Inge Haaland come commissioni.