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Per che squadra tifa Ezio Simonelli, presidente della Lega? La verità sulla sciarpa dell’Inter

Non era una dichiarazione d’amore, ma un gesto non molto ponderato. Ad ogni modo, la sciarpa indossata da Ezio Simonelli a San Siro ha fatto discutere.

Si sarebbe dovuto trovare un motivo per discutere dell’impresa dell’Inter a tutti i costi: il risultato non prestava il fianco a particolari polemiche e quindi s’è provato a criticare l’arbitraggio (per non aver fischiato un tocco in area di Lautaro Martinez in occasione dell’1-1 nella gara di ritorno) e a tirare in ballo l’intero sistema calcio, attaccando il presidente della Lega Serie A Ezio Maria Simonelli.

Ezio Maria Simonelli, presidente della Lega Serie A dalla fine del 2024, era allo stadio Meazza durante il ritorno dei quarti di Champions League tra Inter e Bayern e, nel secondo tempo, ha indossato la sciarpa dell’Inter, l’unica squadra italiana ancora in corsa nella competizione europea.

Una scelta che ha alimentato un furioso dibattito tra tifosi e addetti ai lavori.

E se per molti la scelta di Simonelli è parsa inopportuna (poteva in effetti forse essere evitata, così da smontare anche queste inutili polemiche), alcuni si sono spinti a supporre che il presidente della Lega sia tifoso dell’Inter.

In realtà il suo cuore sportivo è da sempre rossonero: come su più siti sportivi riportato già prima di questa gara di Champions, Simonelli è tifoso dichiarato del Milan e non ha mai nascosto la sua fede calcistica. Inoltre, Simonelli (dottore commercialista e revisore contabile) è stato per anni legato professionalmente all’universo Berlusconi, dal Monza a Mediaset, da Fininvest a Mondadori.

D’altra parte, non vi è alcuna necessità che il presidente della Lega Serie A non abbia una fede: viene eletto dai presidenti della Serie A (che possono scegliere chi ritengono sia più opportuno) e ricordiamo come tifosi conclamati (come il milanista Adriano Galliani, già ad dei rossoneri prima di impegnarsi col Monza ed ex presidente della Lega Nazionale Professionisti) siano stati nella nomenclatura senza sortire alcuna polemica.

Secondo chi era presente allo stadio, Simonelli non indossava alcuna sciarpa nella prima parte dell’incontro. Solo nella ripresa – forse complice l’aria pungente di una serata ventosa per quanto primaverile – ha messo al collo il vessillo nerazzurro. Ma non si è trattato di un’improvvisa conversione sportiva.

La verità, come spesso accade, è meno spettacolare e lontana da ipotesi complottistiche: la sciarpa era stata donata (a lui come agli altri presenti in quel settore dello stadio) per celebrare il match e se Simonelli la ha indossata può essere letta come una forma di rispetto istituzionale e, al limite, come un modo per sostenere simbolicamente tutto il calcio italiano.

In campo non c’erano né il suo Milan, né la Juventus (entrambe eliminate ai playoff della massima competizione in Europa) e non c’era nemmeno il Napoli (che alla Champions non s’è proprio qualificato l’anno scorso e che quest’anno s’è risvegliata come massimo antagonista della Beneamata). C’era l’Inter, e quella sciarpa s’è trovato a indossare.