Cosa sappiamo della vita di Mohammed Aliyu Datti, calciatore sbarcato in Italia alla fine degli anni ’90 con un paio di presenze nel Milan?
Sono gli anni d’oro di George Weah, primo pallone d’oro africano e simbolo del Milan di metà anni ’90 (sebbene di recente abbia rivelato la sua fede per la Juventus, per il disappunto dei tifosi rossoneri). Quando arriva un calciatore di colore, un attaccante per di più, proveniente dall’Africa (sebbene dalla Nigeria e non dalla Liberia) il pensiero non può che andare a George Weah, e che sia un erede del calciatore ex PSG. Questo pensiero sorse spontaneo all’approdo a Milano di Mohammed Aliyu Datti, calciatore che ebbe le sue migliori fortune europee in Belgio e che in Italia non andò oltre le tre reti in in serie B, nonostante fosse considerato un promettente attaccante (ed avesse vinto il Torneo di Viareggio con la Primavera del Milan).
Ma andiamo con ordine. È il 1997 quando il Padova acquista questo giovane nigeriano dal Zaria Young Strikers: i calciatori sul piatto sono due, lui e Garba, e alla fine il presidente dei patavini scelse Aliyu facendo bim-bum-bam.
Da lì, l’esordio a 16 anni col Padova in serie B, il passaggio per Ravenna e l’approdo al Milan, dove esordisce nella stagione dello scudetto conquistato all’ultimo respiro da Alberto Zaccheroni prima di essere mandato in prestito al Monza (ai tempi non berlusconiano ma società molto vicina ai rossoneri) e al Siena. In Toscana, con zero reti nella stagione 2002/03 in 7 presenze complessive, finisce l’avventura italiana di Aliyu: il ragazzo (è ancora 21enne) va in Belgio e lì farà anche discretamente bene: 2003/04 e 2004/05 le sue stagioni migliori, con le casacche di Standard Liegi e Mons e con 8 e 15 gol in 28 e 32 apparizioni.
Proprio in quegli anni si guadagna la convocazione con la gloriosa maglia della Nigeria, giocando complessivamente 5 gare e realizzando 1 rete (sebbene sia difficile da trovare contro chi abbia segnato: l’unica gara attestata da più fonti in cui ha vestito la maglia delle Super Eagles è contro l’Angola, in una gara per le qualificazioni al Mondiale 2006 persa per 1-0 in trasferta).
Che fine ha fatto Aliyu, la promessa nigeriana del Milan?
Se non siamo riusciti a trovare informazioni precise sulle gare di Aliyu in nazionale (se avete info da darci, in assoluto – sapete qual è la nostra mail), abbiamo scoperto il destino di Aliyu grazie a DerbyDerbyDerby.it giacché sui social non si trova niente, Wikipedia non è di grande aiuto e in una puntata di Non è più domenica l’ex compagno in Primavera rossonera Mattia Graffiedi non sembrava molto informato in merito.
Citiamo:
“Attualmente, Mohammed trascorre alcuni mesi dell’anno a Liegi, città nel Belgio dove è già stato da calciatore (e dove ha disputato l’ultima stagione da calciatore in terza divisione con la maglia del Dessel Sport – stagione 2009/10, ndr), gli altri mesi invece nella sua Nigeria. Proprio nel paese africano dal 2020 fa parte della Dewusky Football Academy, una scuola calcio avente sede a Zaria, città nigeriana facente parte della regione Kaduna State”.