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Che fine ha fatto Bojan Krkic, il primo dei nuovi Messi? Oggi gioca in Giappone con Iniesta

Cugino di quarto grado di Lionel Messi per parte materna secondo un quotidiano catalano, è stato probabilmente il primo calciatore ad essere considerato il nuovo Messi.

Ed effettivamente il suo inizio di carriera è stato folgorante: esordio a 17 anni e 25 giorni in Champions League (diventa così il più giovane esordiente nella storia della competizione), tiolare più giovane e più giovane marcatore della Liga con una marcatura a 18 anni e due mesi contro il Villarreal (strappando il record a Messi) ed un’altra serie di primati lo portano ad essere considerato un predestinato.

Corre l’anno 2007 e lui è Bojan Krkic Perez, figlio di una donna catalana e di un ex calciatore jugoslavo con una carriera non fortunatissima alle spalle (e che ha ricoperto il ruolo di osservatore per il Barcellona tra il 1997 e il 2011).

Dopo gli esordi con Rijkaard, Bojan Krkic vive da comprimario il triennio di Guardiola che gli consente di vincere due Champions League e tre campionati (e una copa del Rey, da protagonista, nella stagione 2008/09 – l’unica che vedrà i catalani conquistare il triplete) ma l’esplosione non arriva mai.

Viene così acquistato per 12 milioni di euro (un barba ad una clausola di rescissione da 100 milioni) dalla Roma, in un’operazione piena di clausole e riscatti e controriscatti vari.

Per lui, con Luis Enrique alla guida, 7 reti (tra cui una pregevole all’Inter che vi proponiamo di seugito) in 37 gare e un settimo posto di squadra che porterà i giallorossi a disfarsene, per poi rivoluzionare la squadra la stagione seguente (tornerà Zdenek Zeman).

Bojan viene quindi preso in prestito dal Milan, ma la stagione 2012/13 in rossonero sarà se possibile ancor più deludente (complici una serie di infortuni): per Bojan Krkic 3 reti in 27 gare, con 0 su 6 in Champions League.

L’ultima occasione per il riscatto arriva nella stagione 2013/14, quando viene mandato in prestito all’Ajax: nuovamente una stagione deludente nei Paesi Bassi (cinque reti in 32 gare complessive) e per lui è l’inizio del definitivo declino. E dire che ha appena 24 anni.

Viene così acquistato a titolo definitivo dallo Stoke City per poco meno di due milioni di euro: per lui una prima stagione costellata da problemi fisici ed una seconda con un rendimento migliore (7 reti in 27 gare in Premier League) prima di un prestito al Mainz, un prestito in Spagna all’Alaves (zero reti nel Pais Vasco) e la rescissione del contratto che lo legava allo Stoke City nell’agosto del 2019 dopo una stagione nella seconda divisione inglese (con una sola marcatura all’attivo).

Bojan Krkic, a 32 anni a svernare tra Canada e Giappone

Bojan Krkic è classe ’90, come un altro ipotetico predestinato come Mario Balotelli.

E come un altro ipotetico predestinato si trova a giocare in campionati non esattamente di primissimo piano intorno ai 30 anni.

Viene acquistato nel 2019 dal Montreal Impact e in due stagioni realizza 7 reti in 31 gare: non abbastanza affinché i canadesi esercitino il diritto di rinnovo.

Arriva così la chiamta dal Giappone, da quel Vissel Kobe che vede in campo il pluripremiato ex compagno in blaugrana Andres Iniesta, trasferitosi in terra nipponica già nel 2018, dopo aver lasciato la Nazionale spagnola e il suo Barcellona: lì indossa la maglia numero 9 ma ad oggi sembra aver perso il senso del gol – per lui una sola rete in 26 gare e la conferma che l’etichetta di “nuovo” chiunque esso sia non porta esattamente bene.