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Cristian Volpato rinuncia ai Mondiali in Qatar per aspettare la convocazione di Mancini

Dopo aver esordito con la nazionale azzurra under 19 e quella under 20, il 18enne talento della Roma punta alla nazionale maggiore e rifiuta i Mondiali in Qatar con l’Australia.

Nato a Camperdown, Australia, il 15 novembre del 2003 da genitori italiani, Cristian Volpato è cresciuto calcisticamente nella terra di canguri e dimostrato sin da giovanissimo un talento fuori dal comune. Di quel talento si è accorto Francesco Totti (che è oggi il suo agente) e si è accorta la Roma che lo ha acquistato nel 2020 per inserirlo nelle sue giovanili. Fisico strutturato e piedi delicati, Volpato si è segnalato come uno dei migliori giovani del campionato Primavera per due anni, giocando sia come trequartista – ruolo che predilige – che come esterno di destra.

Le ottime prestazioni con la Roma Primavera gli hanno fatto guadagnare le attenzione di Volpato, che lo ha convocato con la Nazionale Under -19 e Under-20 e di José Mourinho che lo ha fatto esordire in prima squadra già a gennaio 2022. Nella sua terza presenza in Seria, contro il Verona, Volpato è entrato nella ripresa ed ha segnato il gol dell’1-2 finale, dimezzando lo svantaggio dei giallorossi e mostrando un lampo del suo talento. In questa stagione ha già collezionato due presenze in campionato, con un gol nell’ultima apparizione, e tre in Europa League, dove però non è riuscito a timbrare il cartellino.

La crescita di Volpato è evidente e il Ct della nazionale australiana, qualificata ai prossimi Mondiali in Qatar, ha cercato di convincerlo a fare parte della spedizione. Un’occasione importante per un ragazzo che solo settimana prossima compirà 19 anni e che poteva già tra qualche settimana mettersi in mostra a livello mondiale. Il giovane talento giallorosso ha però rifiuato la proposta, decidendo di optare per la nazionale italiana. Sebbene infatti abbia già esordito in maglia azzurra con le giovanili, solo la convocazione e la presenza con la nazionale maggiore lo legherà agli azzurri.

La sua è una scelta di cuore e di interesse professionale. Sebbene nella nazionale italiana ha maggiore competizione per il ruolo, le possibilità di vincere qualcosa sono sensibilmente più alte con gli azzurri che non con i “Socceroos”. Inoltre la possibilità di diventare un leader dell’Italia e poter seguire le orme di altri grandi del passato come Riva, Mazzola, Baggio, Del Piero e Totti lo stuzzica non poco.