Di tanto in tanto le pagine Facebook dedicate al calcio dei tempi andati pubblicano foto di squadre che hanno appassionato molto tutti i tifosi. Tra queste c’è sicuramente la Reggina 1999-2000, quando i calabresi disputarono il loro primo campionato di Serie A con giocatori del calibro di Andrea Pirlo, Roberto Baronio, Mohamed Kallon, Francesco Cozza, Massimo Taibi e tanti altri.
Assieme ai calciatori più in vista c’era anche Joseph Dayo Oshadogan, sbarcato in Calabria dopo qualche anno al Foggia e un velocissimo passaggio alla Roma nell’estate 1999. Due stagioni per lui al Granillo, con la storica salvezza del 2000 e la dolorosa retrocessione l’anno successivo nello spareggio contro il Verona.
Oshadogan passò quindi al Cosenza, in B, dove rimase per due campionati prima di essere ingaggiato dal Monaco allenato da Didier Deschamps. Un passo importante per la sua carriera, dato che la stagione 2003-2004 si concluse con la finale di Champions League persa contro il Porto di José Mourinho. Va tuttavia detto che Oshadogan giocò davvero poche partite con i monegaschi.
Le sue esperienze successive furono con la Ternana e il Widzew Lodz, in Polonia, prima di tornare in Italia per indossare la maglia del Lanciano in Prima Divisione: rimane in Abruzzo per due anni, ma alla fine della stagione 2009-2010 rimane svincolato e decide di terminare la sua carriera agonistica.
Ma cosa fa oggi Oshadogan? Ha deciso di rimanere nel mondo del calcio: l’ex Reggina si occupa infatti di scouting internazionale. “Viaggio molto tra Europa e Africa. Sto lavorando a diversi progetti”, ha detto al sito Goal, spiegando poi di essere sempre impegnato in prima linea nella lotta al razzismo.