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Lutto nel calcio locale pugliese: sconfitto da un brutto male Pietro Tusiano, aveva solo 26 anni

E’ una notizia terribile che ha sconvolto il mondo del calcio pugliese.

Nella mattinata di ieri è venuto a mancare Pietro Tusiano, giovane calciatore che nell’ultima stagione ha giocato nelle file dell’Atletico Vieste, compagine del girone A di Eccellenza (che, anche grazie alle sue prestazioni, l’anno scorso riuscì a salvarsi).

Avava solo 26 anni e da qualche tempo lottava contro un terribile male che purtroppo ha avuto la meglio, strappandolo a parenti ed amici.

Per Tusiano presenza anche con le casacche di altre importanti compagini locali come la Fidelis Andria (in serie D) e il Martina (sempre in Eccellenza), mentre la sua migliore stagione – secondo il sito locale Telesveva – è stata disputata tre anni fa con la casacca del Team Orta Nova.

E per ricordare il giovane calciatore, vi proponiamo un video editato da Telesveva che mostra il grande estro del ragazzo, capace di prodezze balistiche che avrebbero forse meritato altri palcoscenici

Grande il cordoglio del club con cui ha disputato la sa ultima stagione, che ha così commentato la scomparsa del suo tesserato:

“La tipica giornata estiva viestana, “freddata” di colpo sul nascere dalla tragica notizia della scomparsa del nostro Pietro Tusiano.

Da qualche mese Pietro lottava tenacemente con un brutto male che purtroppo lo ha portato via dall’affetto dei sue cari. A Pietro dobbiamo tanto, non solo in termini calcistici, in quanto è stato tra i principali artefici della salvezza nell’ultimo campionato di Eccellenza, ma soprattutto per i valori che ci ha trasmesso.

In questi mesi abbiamo fatto quadrato, lottando su ogni campo e su ogni pallone, proprio come lui era abituato a fare ed ha fatto fino all’ultimo secondo col sorriso sempre stampato in volto.

Oggi ogni parola potrebbe essere superflua. Ci uniamo al dolore della famiglia e di tutti coloro il quale hanno avuto il piacere di conoscere e soprattutto apprezzare per la semplicità e generosità che lo contraddistinguevano.

Ciao Pierino, che la terra ti sia lieve…”