Il Levante occupa l’ultimo posto nella classifica della Liga, con 19 punti, a sei lunghezze dalla quartultima posizione che garantirebbe la salvezza al team valenciano. Eppure, visti gli ottimi risultati degli ultimi tempi – 8 punti in 5 partite, compreso un successo memorabile al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid campione in carica – i tifosi del Levante sono tornati a sperare nel miracolo.
Molto del merito è di Alessio Lisci, 36 anni, allenatore originario di Roma, chiamato alla guida del Levante dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili del piccolo club iberico. In un primo momento Lisci era stato scelto come tecnico ad interim, in attesa di trovare un coach: tuttavia, i buoni risultati conquistati dal 36enne hanno convinto la società a dargli fiducia, almeno fino al termine della stagione.
Alessio Lisci, dopo un’iniziale esperienza nella scuola calcio della Lazio come allenatore, si è trasferito nel settore giovanile del Levante all’età di 25 anni. I primi anni non sono stati affatto semplici, come ha raccontato lui stesso in alcune interviste: basti pensare che nei primi periodi in Andalusia l’attuale tecnico del Levante ha dovuto mantenersi vendendo cibo ai ristoranti italiani di Valencia.
Tuttavia, passo dopo passo, Lisci è riuscito ad ottenere risultati sempre più soddisfacenti nelle giovanili del Levante (quattro titoli nazionali conquistati), meritandosi la guida del Levante B in Segunda Division. L’allenatore romano ha salvato il team dalla retrocessione e dallo scorso novembre è stato chiamato a risollevare le sorti della prima squadra, in sostituzione del precedente tecnico Javier Pereira.
Il primo successo è arrivato l’8 gennaio, grazie al 2-0 ai danni del Maiorca, prima dell’incredibile impresa in casa dell’Atletico Madrid di Diego Simeone. Alessio Lisci ha altre dieci partite per regalare un sogno ai tifosi del Levante: chissà che nel frattempo qualche club di Serie A non si sia accorto di lui.